L’Assemblea degli Azionisti di Centrale del Latte d’Italia S.p.A. (“CLI” o la “Società”) – terzo operatore italiano del mercato del latte fresco e a lunga durata – si è riunita in data odierna in prima convocazione, sotto la presidenza del Dott. Angelo Mastrolia e alla presenza del 90,197% dei diritti di voto, esclusivamente tramite deleghe e sub-deleghe conferite al Rappresentante Designato, Studio Segre S.r.l., ai sensi dell’art. 9 dello Statuto Sociale.
L’Assemblea ordinaria degli Azionisti ha esaminato ed approvato il bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2024, così come deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 17 marzo 2025. CLI chiude l’esercizio 2024 con ricavi pari a Euro 349,7 milioni, in crescita del 4,7% rispetto a Euro 333,9 milioni dell’esercizio 2023, grazie all’effetto combinato di crescita organica e di un prezzo di vendita più elevato per gli effetti inflazionistici che hanno caratterizzato il mercato del latte e dei suoi derivati soprattutto nella seconda parte dell’anno.
L’EBITDA si attesta a Euro 25,2 milioni, stabile rispetto al dato registrano al 31 dicembre 2023 (che era pari ad Euro 25,2 milioni), grazie alla capacità della Società di ribaltare quasi integralmente gli aumenti registrati nell’acquisto delle materie prime nel mercato del latte, del burro e della panna.
L’EBIT risulta positivo per Euro 9,7 milioni, in aumento dell’11,3% rispetto al dato registrato nell’esercizio precedente pari a Euro 8,7 milioni. La Società chiude con un utile netto d’esercizio pari a Euro 4,4 milioni, in deciso aumento del 49,4% rispetto all’utile netto registrato nell’esercizio precedente, pari a Euro 2,9 milioni.
La posizione finanziaria netta è in netto miglioramento di circa Euro 3,9 milioni: passa da Euro -41,5 milioni del 2023 a Euro -38 milioni di a fine esercizio 2024, per effetto principale della capacità della Società di generare cassa dall’attività operativa. Se consideriamo l’acquisto di azioni proprie avvenuto nel corso dell’esercizio la posizione finanziaria netta sarebbe in miglioramento di circa Euro 6,2 milioni. Il rapporto PFN/Patrimonio Netto è inferiore a 1. Sulla positiva variazione ha principalmente inciso il favorevole andamento operativo della Società.
L’Assemblea degli Azionisti di Centrale del Latte d’Italia S.p.A. ha deliberato di destinare l’utile di esercizio, pari a Euro 4.419.221 nella misura del 5% a riserva legale ed il restante 95% a riserva straordinaria. L’Assemblea ha, inoltre, approvato la politica della Società in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti approvata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 17 marzo 2025.
L’Assemblea, infine, preso atto della buona situazione finanziaria della Società e dell’opportunità di poter utilizzare azioni proprie per future acquisizioni, ha autorizzato ai sensi dell’art. 2357 c.c., nonché del combinato disposto di cui all’art. 132 TUF e all’art. 144-bis del Regolamento Emittenti Consob n. 11971/99, l’acquisto e la disposizione di azioni proprie fino ad un numero massimo che, tenuto conto delle azioni proprie di volta in volta detenute in portafoglio dalla Società e dalle società da essa controllate, non sia complessivamente superiore alla quinta parte del capitale sociale della Società, ai sensi dell’art. 2357, comma 3, c.c. o all’eventuale diverso ammontare massimo previsto dalla legge pro tempore vigente.