Termineranno a giugno i lavori che cambieranno il volto al giardino di piazza Maria Teresa, nel Borgo Nuovo di Torino. Si tratta di uno dei primi ampliamenti urbanistici ottocenteschi della città, destinati a una valorizzazione frutto di un accordo tra privati e pubblica amministrazione.
Un'associazione per il giardino
L’intervento, finanziato dall’Associazione Amici della Piazza Maria Teresa e dalla Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, prevede un investimento complessivo di 184.500 euro, con i lavori già avviati nelle scorse settimane. A seguito del restauro, l’associazione si occuperà anche della manutenzione del giardino per i prossimi tre anni. Poi la palla potrebbe passare alla Città, "magari coinvolgendo realtà come Torino Spazio Pubblico" ha evidenziato l'assessore al Verde pubblico, Francesco Tresso.
Il ritrovamento dei reperti
Durante i primi scavi sono stati trovati alcuni reperti archeologici, principalmente due vasche cementizie. Utilizzate dagli operai dell'epoca per impastare la calce viva, utile a costruire i palazzi che oggi circondano la piazza. "La Soprintendenza, dopo attento sopralluogo, ha poi garantito il prosieguo dei lavori - così il presidente di Smat, Paolo Romano -. In quel lato è stato poi interrato (a tre metri sotto terra) un serbatoio, che conterrà l'acqua per il futuro impianto di irrigazione del giardino". Per fare spazio al serbatoio, il tradizionale toret sarà spostato dal lato di via della Rocca alla parte ovest del giardino.
Le aiuole
Le quattro aiuole trapezoidali che incorniciano la rotonda centrale saranno ridefinite per armonizzare l’andamento curvilineo dei vialetti. Verranno aggiunte bordure sempreverdi alte circa un metro, con piante fiorite e profumate che cambieranno con le stagioni. Ogni aiuola sarà accessibile tramite cancelletti in ferro zincato con serratura, larghi un metro e mezzo. Saranno rimessi a nuovo anche i sentieri. "Iniziativa di privati costituiti in associazione che hanno proposto alla Città di riqualificare il giardino aulico - ha spiegato Tresso -, inserendo qualche elemento di innovazione. L'obiettivo è che questo progetto sia da esempio, in futuro, per molti".
L’aiuola centrale, oggi in stato di degrado, tornerà a essere l’epicentro verde della piazza, con una composizione botanica ispirata al gusto collezionistico dell’Ottocento. Sarà delimitata da elementi modulari ad arco in ferro zincato e ospiterà una ricca varietà vegetale dai colori vivaci. Inoltre, Iren installerà 16 nuovi lampioni a Led in stile coerente con l’attuale arredo urbano, al posto dei 12 esistenti, garantendo un’illuminazione efficace e a basso consumo.
Sostenibilità
A sponsorizzare la collaborazione pubblico-privato anche la presidente della Circoscrizione 1, Cristina Savio. "Un progetto che ho seguito fin dall’inizio - ha precisato Savio -, e che segue altri filoni già attivi o in stato di attivazione sul territorio. Si pensi a via Calandra o all’ipotesi su Valdo Fusi. Il tutto nell’ottica di una nuova sostenibilità futura. Mi piacerebbe che il centro civico fosse coinvolto per alimentare le attività sul territorio insieme alle scuole". Un metodo che parte dal basso "e che interviene con una attenzione alla sostenibilità" ha concluso la presidente della commissione Cultura, Lorenza Patriarca.