La pastasciutta antifascista del Comala diventa bersaglio dell’odio dei social. In occasione dell’80° anniversario della Liberazione l’associazione culturale di corso Ferrucci ha organizzato l’iniziativa in continuità con quanto fatto dai fratelli Cervi nel luglio del ’43, quando venne destituito Benito Mussolini e si formò il governo Badoglio.
Per festeggiare quella che in quel momento sembrava la liberazione da un regime organizzarono una pastasciutta comunitaria. Un evento che a distanza di anni viene ripetuto per l’occasione in moltissimi circoli e città di tutta Italia.
L'odio nero si scatena sui social
Ma quello dell’organizzazione culturale nel quartiere Cenisia è stato preso di mira sui social, con particolare vigore, da migliaia di commenti in poche ore. A suscitare l’ondata di reazioni, con probabilità, l’immagine satirica utilizzata per promuovere l’evento, rappresentante Mussolini con uno scolapasta rovesciato in testa.
Una vera e propria shitstorm, come si dice in questi casi: negli ultimi giorni quasi 13 mila commenti al post scritti da profili provenienti da tutta Italia. Moltissimi insulti, cuori neri e inni al Duce.
I commenti piu' diffusi sotto il post
“Diluvio su casa Cervi”, poi l’emoticon di una mano aperta, un tricolore, un cuore nero e la scritta “DUX”. “W il fascio e onore ai camerati”. “Vincere e vinceremo”. “Ancora vi fa paura, speriamo che ritorni”. Questi solo alcuni dei commenti comparsi sotto il post dell’evento.
Compaiono meme con manganelli brandizzati “Dux Mussolini”, o con scritte “Vai a farti la doccia in Polonia zecca!!!”.
La pasta condita con l'olio di ricino
Tantissimi gli inviti a condire la pasta con “olio di ricino” in mezzo a messaggi carichi di cattiveria “spero vi strozzi”, “che vi vada di traverso”. C’è chi invita a concludere il pasto con “un bel frizzantino gasato della cantina di zio Adolfo”.
Una vera e propria cloaca alla vigilia del 25 aprile, la festa della Liberazione che, a distanza di 80 anni, resta, per alcuni, motivo di discordia e pretesto per diffondere messaggi violenti.