Eventi - 24 aprile 2025, 17:36

Dalle pagelle alla lotta partigiana: a Pancalieri la storia di un bambino nato durante il fascismo

Franco Senestro, ripercorrendo la vita del padre Giovanni, racconta il mondo ai tempi del Duce

Il piccolo Giovanni Senestro

Il piccolo Giovanni Senestro

C’è la scuola, le pagelle fasciste, i temi sul Duce e le manifestazioni dei giovani balilla. Ma c’è anche la fame, la repressione e la scelta di abbracciare la lotta partigiana. Quella di Giovanni Senestro è una storia tra tante, di come vivevano i bimbi e i giovani sotto al fascismo. Il figlio Franco la racconta in una mostra (e in una pubblicazione), che inizierà a essere visitabile domani mattina, venerdì 25 aprile, a Pancalieri, paese in cui vive e ci sono le sue radici. Ma sarà itinerante, almeno fino all’autunno. Al progetto ‘Storia di un bambino nato durante il fascismo’ hanno collaborato anche i Comuni di Lombriasco, Virle Piemonte e Osasio, in vista della cerimonia degli 80 anni della Liberazione dal nazifascismo.
“L’idea di fare qualcosa è nata parlando con il sindaco di Pancalieri Piero Paletto e abbiamo colto l’opportunità dei finanziamenti che la Città Metropolitana metteva a disposizione per organizzare iniziative” riepiloga Senestro.

Dal suo archivio fotografico de ‘La Bottega del Ciabattino’ e dal contributo di Lombriasco ha estratto 52 tavole da 25 x 50 centimetri, in cui la storia di suo padre diventa un emblema della storia dei bambini sotto la dittatura di Mussolini.

“Mio padre ha iniziato a lavorare come ciabattino a 10 anni, perché mio nonno ha perso il lavoro per non aver fatto la tessera del Partito Fascista – ricorda –. A 19 anni, l’8 settembre del 1943, ha deciso di abbracciare la lotta partigiana, senza nessuna ideologia politica, ma con la voglia di contribuire a un mondo diverso”. Senestro sottolinea come il 25 aprile sia stato una liberazione da una dittatura “dove c’era fame, c’era la guerra, i bombardamenti sui paesi e una riduzione della libertà – argomenta –. Pensiamo cosa sarebbe per un giovane oggi essere obbligato a stare anche solo una settimana senza Internet. Cosa che peraltro capita in certi regimi”.

La storia di Giovanni, ‘il ciabattino partigiano’, si intreccia con quella dei partigiani locali, con la battaglia della Pancalera e arriva sino alla creazione della prima Giunta popolare in paese, con esponenti di diversi orientamenti politici.
“L’esposizione verrà inaugurata domani, alle 11,30, nella chiesa dei Frati di via Diaz – conclude –. Poi tornerà in paese per Viverbe, a settembre, mentre Lombriasco la ospiterà per la Sagra dell’anguilla di settembre-ottobre e Virle Piemonte per la ‘Fera dij Pôciô e ‘dla Côssa’ di novembre. Ma la mia idea è di metterla a disposizione di altri Comuni che la volessero nei prossimi mesi”.

Marco Bertello

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