Centro - 19 aprile 2025, 18:47

La Banca d’Italia ‘sfratta' la Crai, lavoratori in lacrime nel sit-in davanti al supermercato

La manifestazione questa mattina davanti al punto vendita di via San Quintino. Firrao (Torino Bellissima): "Le istituzioni devono collaborare per poter mantenere aperte le serrande delle attività commerciali"

Un momento del sit-in davanti alla Crai di via San Quintino

Un momento del sit-in davanti alla Crai di via San Quintino

La Crai di via San Quintino 5 verso lo sfratto. A eseguirlo sarà la Banca d’Italia, proprietaria dei muri del supermercato. 

Per questo motivo questa mattina, sabato 19 aprile, è stato organizzato un sit-in solidale per tenere alta l’attenzione sull’esercizio che sta andando verso la chiusura definitiva. 

Il negozio, vicino a Corso Re Umberto, è uno dei pochi punti vendita della zona centrale. E oggi sarebbe dovuto essere l’ultimo giorno di operatività. La speranza è quella di riuscire ad allungare almeno fino a mercoledì, dopo Pasqua e Pasquetta, tempo necessario per ottenere una proroga in attesa di una sede diversa da quella attuale. 

Nove lavoratori a rischio

All’interno del supermarket operano nove persone. Solo i dipendenti a tempo indeterminato verranno riassorbiti in un altro punto vendita Crai, gli altri rischiano il posto, a causa di una “bega” condominiale tra l’istituto bancario e la proprietà dell’immobile. 

Al sit in, dove non sono mancati momenti di commozione con una lavoratrice in lacrime, hanno partecipato anche i consiglieri comunali Pierino Crema (PD) e Pierlucio Firrao (Torino Bellissima).

"I negozi di prossimità - ha commentato Firrao - sono la linfa vitale dei quartieri, luoghi di incontro per le persone residenti. Le istituzioni devono collaborare per poter mantenere aperte le serrande delle attività commerciali, e la Banca di Italia deve fare la sua parte. Stiamo chiedendo un intervento per salvare questi due negozi.”

Daniele Caponnetto

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