Il commissario della Città della Salute di Torino, Thomas Schael, ha delineato un progetto ambizioso che punta a introdurre droni a idrogeno per la logistica tra ospedali, all’interno di una visione di Sanità “carbon free”.
Il sistema prevede la trasformazione del futuro Parco della Salute in un hub sanitario centrale, connesso alle altre strutture regionali tramite una rete logistica sostenibile che includa anche mezzi a terra alimentati a idrogeno.
Durante un convegno a Roma, dedicato alla transizione sostenibile e all’innovazione tecnologica nel settore sanitario, Schael ha presentato questo modello integrato, già sperimentato in Abruzzo, proponendolo ora per il Piemonte. I benefici attesi includono maggiore rapidità nei trasporti sanitari, riduzione delle emissioni, nuove professionalità e implementazione di telemedicina e telefarmacia.
In risposta a questa visione, Ivan Bufalo - presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Torino - ha sottolineato: "L’idea di una Sanità “carbon free”, basata sull’impiego di droni a idrogeno per collegare gli ospedali e ottimizzare la logistica sanitaria, non è soltanto un’opportunità tecnologica, ma una sfida sistemica che coinvolge l’intero comparto sanitario. A fianco della transizione energetica, è in atto una trasformazione profonda che investe anche l’organizzazione delle professioni" .
L’intelligenza artificiale, i nuovi modelli distributivi, la digitalizzazione e la telemedicina stanno modificando profondamente l’approccio alla cura e alla gestione dei percorsi sanitari. "Questo cambiamento - prosegue Bufalo - impone un ripensamento della formazione infermieristica e la richiesta di figure sempre più preparate, capaci di coniugare competenze cliniche, capacità di gestione tecnologica e spirito innovativo. La professione infermieristica è al centro di questa evoluzione e va sostenuta con percorsi di crescita, aggiornamento e valorizzazione, che ne riconoscano il ruolo strategico nella Sanità del futuro".
Tuttavia, a fronte di progetti tanto ambiziosi, si evidenzia una criticità concreta che ancora oggi grava sul lavoro quotidiano di infermieri e Oss all’interno dell’Aou Città della Salute e della Scienza: l’assenza di un sistema efficace di trasporto interno. Il personale, che dovrebbe essere dedicato all’assistenza diretta nei reparti, è spesso costretto ad allontanarsi per accompagnare i pazienti agli esami diagnostici, anche a distanze superiori ai cinquecento metri "Un dispendio di risorse non giustificato, soprattutto nei casi di pazienti stabili, per i quali non sarebbe necessario l’accompagnamento di un infermiere altamente qualificato".
Conclude Bufalo: "Per poter guardare alle sfide del futuro bisogna prima superare i problemi del presente. Il continuo e prolungato allontanamento degli infermieri e degli OSS dai reparti di degenza ha un’inevitabile ricaduta sul peso specifico delle carenze organiche e un impatto sulla sicurezza e sulla qualità dell’assistenza. Questi sono fatti concreti che in un’azienda ospedaliera di rilievo come la Città della Salute dovrebbero non essere trascurati. Il Commissario Schael appare determinato a governare l’Azienda con coraggio operativo, superando certi elementi di criticità del passato. Auspichiamo che anche su questo fronte presto giunga un suo intervento".