Economia e lavoro - 18 aprile 2025, 11:12

Stellantis, contratto al palo. Fiom protesta alla porta 2 di Mirafiori: “Nessuna risposta per il rinnovo. Non come per utili e buonuscite [VIDEO]

Dopo le difficoltà nella trattativa con Federmeccanica, stallo nel rinnovo per il gruppo automotive. Mannori: “Non siamo più di fronte alla vecchia Fiat che chiudeva i conti in rosso”. Al presidio anche la politica con Appendino (M5s) e Cera (Avs)

Non solo il contratto nazionale dei metalmeccanici. Anche i dipendenti Stellantis si trovano di fronte a un nulla di fatto nelle trattative per il rinnovo dell’accordo di lavoro. E nella mattina di oggi si sono dati appuntamento davanti alla Porta 2 di Mirafiori per far sentire la loro voce.

Proposte senza risposta

“Da mesi abbiamo avanzato le nostre proposte - dice Gianni Mannori, responsabile Mirafiori per Fiom Cgil Torino -, ma non abbiamo ottenuto alcuna risposta. Una lentezza ben diversa rispetto ai tempi che invece impiegano quando si tratta di distribuire dividendi e dare buonuscite come quelle di Tavares".

Sciopero di 8 ore

Lo sciopero di 8 ore ha riguardato non solo lo stabilimento di Mirafiori, ma anche altre realtà del Gruppo. “Siamo di fronte a un’azienda - prosegue - che lamenta perdite, ma in realtà fa utili e semplicemente ottiene risultati inferiori a quelli che aveva auspicato. I dividendi, infatti, li fa: non siamo più di fronte alla vecchia Fiat che chiudeva in rosso, qui si fanno miliardi di utili. Redistribuiti, ma non ai lavoratori. E realizzati spostando le lavorazioni in Paesi in cui potevano fare margini superiori mentre qui la gente sta in cassa integrazione da anni”.

 

La 500 ibrida non basta

“La 500 ibrida è stata una conquista, ma da sola non basta a cambiare la situazione. Permette solo di allungare i tempi. Ma non vogliamo e non possiamo permettere che chiuda”.

La protesta si è anche spostata su corso Tazzoli, dove alcune decine di manifestanti hanno bloccato il traffico nella corsia centrale accendendo fumogeni e scandendo slogan.

Svegliare Torino, rilanciare i consumi 

“Era necessario battere un colpo - aggiunge Edi Lazzi, segretario generale Fiom Cgil Torino - nei purtroppo pochi settori di Mirafiori in cui si lavora, visto che sono tanti i lavoratori in cassa integrazione. Questa città rischia di essere troppo distratta: il rilancio di Torino passa dal rilancio dell’industria e dell’industria dell’auto in particolare. Bisogna arrivare al rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici e anche di quello di Stellantis, nonostante questo abbia generato una frattura tra i lavoratori di settore”.

“Gli stipendi sono stagnanti da decenni - aggiunge Lazzi - e questo porta a ristagnare anche i consumi e l’economia. Con un preventivo al Motor Village si scopre che quelle auto non possono essere comprate da chi le produce: il sistema economico è sbagliato alla radice”.

“In questo Paese c’è un enorme problema di salari - concorda Valentina Cera, consigliera regionale AVS - ed è vero che gli operai non possono permettersi le auto che producono. Quando le producono, peraltro”.

E Chiara Appendino, deputata e vicepresidente Movimento Cinque Stelle, attacca: “Stanno lottando per la dignità del lavoro ed è giusto essere qui. Il lavoro deve essere pagato in modo giusto, a Mirafiori poi siamo a 18 anni di cassa integrazione dopo che Stellantis ha staccato dividendi da 17 miliardi ai soci e una buonuscita faraonica a Tavares. Noi stiamo con i lavoratori.. Abbiamo proposte radicali e siamo pronti a portarle avanti con chi le condivide””.

“Nuovo produttore cinese? Non mi spaventa, ma bisogna trattare su condizioni e diritti - prosegue - e il monopolio di Stellantis non ci ha fatto guadagnare nulla, anzi, forse si sono perse opportunità”.

Massimiliano Sciullo

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