Attualità - 17 aprile 2025, 09:54

Piazzale sgombro dai rifiuti alla Kastamonu di Frossasco: arriva energia dal sole?

Si chiude la molto discussa operazione di pulizia dopo l’incendio di 6 anni e si apre il capitolo del futuro

Il piazzale libero da rifiuti

Il piazzale libero da rifiuti

Il piazzale dell’ex Annovati di Frossasco è sgombro dai rifiuti. Praticamente a sei anni di distanza dall’incendio, divampato il 28 marzo 2019 e che per 12 giorni ha annerito i cieli del Pinerolese. La multinazionale turca Kastamonu, proprietaria dello stabilimento di via Piscina, ha provveduto a smaltire i rifiuti trasportandoli in un impianto autorizzato in Toscana: “Li avremmo anche riutilizzati, ma con Arpa abbiamo stabilito di smaltirli” spiegano dall’azienda. 

Martedì si è svolto il sopralluogo dell’Amministrazione comunale: “I residui causa di tanti disagi e problematiche ambientali, sono stati finalmente rimossi”. È il messaggio trionfale.

Su quell’impianto, da anni, la politica frossaschese si scontra in maniera dura. Due i temi: lo smaltimento rifiuti e il progetto tramontato di riaprire il sito, dove produrre pannelli truciolari, realizzando anche un impianto di co-incenerimento.

La contrapposizione tra la nuova maggioranza (che ingloba pezzi della vecchia minoranza) e il gruppo dell’ex sindaco Federico Comba si trascina da tempo, anche adesso, che lui siede all’opposizione.

Secondo i numeri forniti dall’Amministrazione Gaido, l’ex proprietà aveva lasciato sui piazzali circa 100 mila tonnellate di rifiuti. Buona parte andati in fumo: dopo l’incendio del 2019, ne erano rimaste infatti 13 mila. E da qui si erano accese le polemiche incrociate sullo smaltimento e sui suoi tempi.

Archiviato questo capitolo, l’azienda turca guarda al futuro del sito. Il progetto del co-inceneritore era stato al centro di un ampio polemica, con tanto di raccolte firme, nascita di comitati, incontri pubblici e tavoli di lavoro con la partecipazione di sindaci locali, preoccupati delle ricadute ambientali sul territorio di tale impianto. Alla fine l’ipotesi era stata archiviata per problemi urbanistici a fine 2022. Da lì si è aperta l’ipotesi di creare un campo fotovoltaico.

“L’idea è ancora sul tavolo - fanno sapere dall’azienda -. Cominceremo a raccogliere le offerte per la demolizione e per la pulizia del sito. Poi capiremo quale strada intraprendere. Il campo fotovoltaico è l’opzione principale, ma ne abbiamo altre sempre a basso impatto ambientale”. Dal canto suo la maggioranza Gaido promette vigilanza sulle prossime mosse della multinazionale.

Chiara Gallo

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