Fino al 7 settembre 2025 alle Gallerie d’Italia – Torino ‘Carrie Mae Weems: The Heart of the Matter’, dedicata all’artista americana di fama internazionale Carrie Mae Weems, nota per le sue indagini fotografiche sui temi dell’identità culturale, del sessismo e dell’appartenenza di classe.
La mostra, che si svolge in contemporanea con EXPOSED, il Torino Foto Festival, vede in anteprima assoluta il progetto Preach commissionato da Intesa Sanpaolo che si inserisce in una incisiva retrospettiva costituita da opere tratte dalle serie fotografiche più famose, che condurranno il visitatore lungo l'arco di tutta la carriera dell’artista, tracciandone un percorso spirituale e personale.
Il progetto Preach
L’installazione ripercorre la religione e la spiritualità per gli afrodiscendenti americani attraverso le generazioni. La serie celebra le forme di culto profonde, appassionate e gioiose che definiscono l'esperienza della Chiesa nera di Weems, e al tempo stesso denuncia la violenza e l'oppressione che sono elementi inseparabili di questa storia.
“A prescindere dal nostro background siamo tutti umani e cerchiamo tutti di capire come affrontare la vita tra le difficoltà - commenta la fotografa - Come arriviamo dal punto A al punto B, come riusciamo ad arrivare alla fine del giorno? Per me la fotografia è stata come una risorsa per far parlare la mia famiglia e per creare relazioni tra le persone. La speranza, il mistero e la fame mi spingono ancora oggi a continuare a fotografare. La fotografia ha questa unica forma di espressione che non c’è in altre. È l’unico strumento che abbiamo per esplorare le possibilità del nostro essere nel modo più diretto. Non riusciamo a vederci così in nessuna altra forma”.
Tra spiritualità e attivismo, Preach intreccia insieme le prime immagini da Harlem, San Diego, e Sea Island, Georgia, con una vasta gamma di nuovi lavori che evocano la realtà trascendentale e profana dell'espressione religiosa per gli americani neri di oggi.
La retrospettiva
In mostra anche molti dei primi lavori di Weems, come la storica Kitchen Table Series (1990) e Museums (2006 – in corso); una selezione di progetti più recenti, come Scenes and Takes(2016) e Painting the Town (2021); e importanti installazioni video tra cui The Shape of Things (2021) e Leave Now! (2022). Insieme, queste opere accompagnano i visitatori in un viaggio che abbraccia l’intero arco della sua carriera, mostrando la profondità e la varietà del suo linguaggio artistico.
Un centinaio le opere selezionate per questa mostra che sottolineano il valore unico di Carrie Mae Weems nell'affrontare le complessità e le ingiustizie del mondo che ci circonda, radicando le sua fotografia in luoghi spesso esclusi dalle narrazioni: studi d'artista, piantagioni del sud degli Stati Uniti, spazi domestici, fino ad arrivare alle “istituzioni invisibili” nate come luoghi di culto della comunità nera durante le oppressioni, accostate a immagini di monumenti e musei che sono stati storicamente luoghi di esclusione.