"Il cane sta bene". Ora parla il proprietario del lupo cecoslovacco di Barriera di Milano, recentemente finito sotto i riflettori per presunti abbandoni e maltrattamenti.
Tutto è iniziato con alcuni video diffusi dai residenti, in cui si vedeva l’animale solo, in stato di apparente abbandono, mentre ululava e sembrava privo di cibo. A seguire, le denunce di consiglieri comunali, attivisti e associazioni animaliste hanno acceso i riflettori sulla vicenda. Poi, ieri mattina, durante un sopralluogo programmato presso l’abitazione, i proprietari non si sarebbero fatti trovare.
Ora però, per la prima volta, è lo stesso padrone a raccontare la sua versione dei fatti, spiegando le condizioni del cane e le difficoltà legate a un suo eventuale allontanamento.
In un videomessaggio diffuso sulla pagina Facebook dell’attivista Enrico Rizzi – tra i primi a chiedere il sequestro dell’animale – l’uomo interviene in prima persona, rassicurando tutti sulle condizioni del cane: "Come potete vedere, sta bene. Se la passa più che bene. Ci vogliamo bene. Un cane come lui soffrirebbe molto se venisse separato da me".
Il proprietario denuncia anche le conseguenze della pressione mediatica, che – a suo dire – lo avrebbe esposto a gravi ritorsioni fisiche. Racconta infatti di essere stato aggredito da cinque persone sotto casa, mentre cercava di difendere la compagna, anche lei presa di mira dopo l’esplosione del caso. Una foto, inviata sempre a Rizzi, mostra il suo volto tumefatto, con evidenti lividi e gonfiori. Le stesse ferite vengono mostrate anche nel video.
"Credo sia il caso di riflettere su quanto sta accadendo", dice l’uomo, chiedendo un ripensamento collettivo sulla gestione della vicenda e sul trattamento ricevuto, non solo da lui, ma anche dal suo cane.