Attualità - 12 aprile 2025, 16:55

A rischio la Crêperie di Nadia, l'angolo dolce del Quadrilatero che ora teme lo sfratto dopo 45 anni

Un posto speciale, dove i clienti sono chiamati per nome e le pareti abbellite dai quadri della titolare 66enne. Ora col cambio di proprietà potrebbe chiudere a fine aprile, a un anno e tre mesi dalla sua pensione

Nadia Villani, la titolare de 'La Crêperie' che rischia lo sfratto a 66 anni

Nadia Villani, la titolare de 'La Crêperie' che rischia lo sfratto a 66 anni

Basta passare 5 minuti nella Crêperie di Nadia Villani per capire che si tratta di un posto speciale. Il piccolo locale in via Porta Palatina, quasi all'angolo con via Garibaldi, è lì da 45 anni, e nelle mani della Signora Nadia da 37. Prima come dipendente della sorella, che aveva acquistato l'attività nel 1988, poi, dal 1998, come proprietaria. Quarantun anni - prima di via Porta Palatina le due sorelle Villani lavoravano in un'altra crêperie in via Saluzzo - a cucinare crepes dolci e salate per passanti, turisti, ma soprattutto per i fidati clienti: residenti e lavoratori del centro che considerano il piccolo locale come una seconda casa, per una sosta obbligatoria a pranzo o merenda. Tutti chiamano Nadia per nome, e lei fa lo stesso con la maggior parte delle persone che entrano nel locale, dimostrando - oltre a una memoria di ferro - un attaccamento al lavoro e una passione ormai rari.

Il cambio proprietà e il rischio chiusura

Ma la Crêperie rischia di chiudere in anticipo, alla fine di aprile. L'immobile ha cambiato proprietà durante lo scorso anno e il nuovo titolare ha intenzione di sfrattare l'attività, rifiutando anche la proposta di arrivare almeno all'età della pensione di Nadia, tra solo un anno e tre mesi. I clienti affezionati che a poco a poco scoprono la notizia dell'imminente chiusura si disperano: un posto così è ormai davvero difficile da trovare. Un negozio d'altri tempi dove si parla, ci si conosce e ci si chiama per nome. Dove la proprietaria si ricorda le abitudini dei clienti e gli ordini fatti tempo prima. E se manca qualche ingrediente, si improvvisa. La fretta, in via Porta Palatina 3, non è di casa, ma lo sono la gentilezza, la cordialità e l'amicizia.

Tra crêpes e arte

E anche l'arte, perché Nadia dipinge. Alcuni dei suoi quadri sono appesi nel locale, col suo stile a pennellate decise che ricorda un po' gli impressionisti, un po' Matisse, un po' Van Gogh. "Ne ho venduti più di 50", racconta con orgoglio, ma senza sminuire la sua passione per le crepes e per il lavoro. "Il negozio è a mia immagine, ci sono i miei quadri, i miei peluche e i regali dei clienti". 

La maggior parte dei pupazzi sono papere o anatre, l'animale simbolo di Nadia. Quando parla della chiusura, non nasconde la tristezza: "Questo negozio è come fosse mio figlio, solo il pensiero di non essere qui dentro mi fa stare male".

L'oasi dolce del Quadrilater cerca casa

Nonostante i 66 anni di età, Nadia non intende fermarsi. Sta cercando un altro locale, sempre in centro città, per continuare a servire le sue crepes e offrire ai clienti uno spazio amichevole dove passare 10, 30 o 60 minuti in buona compagnia. "E pensare che in famiglia sono quella che parla meno". Chi conosce la Crêperie di Nadia ha solo una parola per descriverla: "un posto speciale". Posto speciale che, come purtroppo troppo spesso avviene, rischia di chiudere, facendo perdere a Torino un pezzo di sé.

Francesco Capuano

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU