Ristoranti & C. Torino - 11 aprile 2025, 11:54

Razzo: se la cucina vola alto e riesce a stupire

Una cena giocata sul filo di gusti contrastanti, gestiti da una creatività ben dosata e da una mano capace di dare forme inattese alle potenzialità degli ingredienti. Il tutto, purtroppo, in un locale dagli spazi un po’ angusti.

Uscendo, con la persona che mi accompagnava, ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti: «Però! Non hanno proprio sbagliato un colpo». E vi assicuro che, essendo io piuttosto puntiglioso nel valutare quel che nei ristoranti arriva in tavola, conclusioni di questo genere sono davvero assai rare. Eppure Razzo, con la sua proposta originale e coraggiosa, con la sua cucina di ricerca gestita con mano sicura, con la sua visione inconsueta degli accostamenti, ha saputo volare alto con alcuni piatti che, superando quasi sé stessi, sono riusciti a stupirci al di là delle mie pur notevoli attese. Specie per un locale nel quale la qualità non si traduce assolutamente in costi elevati.

Un’indiscussa capacità di giocare con gli ingredienti

A dare il via alle danze è stata una scodellina di Guanciale croccante in purè di lenticchie: un inizio semplice, fatto di pochi ingredienti, ma capace di dare l’impressione che la serata stava incamminandosi sul binario giusto. Intrigante poi l’Ostrica, guanciale e finocchio di mare e davvero geniale il Mochi di capasanta, funghi e whisky torbato; interessanti i Plin di giovenca maturata in tre cotture: normale, paprika, aglio nero (Ma, tenuto conto delle dimensioni, bisogna proprio chiamarli “plin”?) e raffinata la Calamarata, mazzancolle, asparagi, uovo. Capace di farsi ricordare lo Stracotto di Capra, belga, shitake e mezcal, mentre più consueto il Diaframma di giovenca, terrina di patate, lardo e senape. Di alto livello i due dolci: quasi temeraria, sebbene passibile di un ulteriore miglioramento, la comunque riuscita crème brûlée al foie gras. Davvero insuperabile, sul piano sia estetico che gustativo, il Cheesecake di bufala, fragole e basilico.

Eleganza contemporanea in spazi (troppo?) contenuti

Per chi ama il contemporaneo senza voler per questo rinunciare all’eleganza, Razzo è il posto giusto: il design curato in ogni minimo dettaglio, la piacevole atmosfera creata dal gioco luce/penombra, il servizio ad un tempo professionale e sciolto, la carta dei vini non troppo ampia, ma apprezzabile per il suo proporre sia una buona selezione vini naturali sia etichette legate a piccoli produttori emergenti, ne fanno un indirizzo che vi lascerà la voglia di ritornare. Anche per i prezzi, in definita contenuti a fronte di porzioni non trattenute. C’è un limite però che non possiamo non segnalare: il locale è complessivamente assai piccolo. E, se in sere in cui ci sono pochi avventori la questione non pone problemi, in quelle maggiormente frequentate potrebbe costringervi a sentire, vostro malgrado, i più o meno appassionanti discorsi dei vostri vicini. Dunque, magari evitando i fine settimana, fateci un salto. Non ne rimarrete delusi. 

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Tipologia locale: ristorante
Indirizzo: Via Andrea Doria 35 – Torino
Sito web: https://www.facebook.com/p/RAZZO-100063792870901/?locale=it_IT  
Prezzo: Antipasti (17-26€), primi (21-23€), secondi (25-28€), dolci (8-19€), coperto (3€). Più funzionale scegliere i due menu optando per tre piatti (44€) o quattro piatti (50€) direttamente dalla carta.
Ultima visita (cena): marzo 2025
Sensazioni al volo: Ambiente contemporaneo, servizio professionale e sciolto, cucina di ricerca coraggiosa ed eseguita con mano sicura. Affidatevi al vostro istinto e al personale di sala: non vi sbaglierete.

Piergiuseppe Bernardi

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