"Alla Città della Salute di Torino continuano a non voler assumere gli OSS da tempo richiesti, né si vuole procedere con la creazione di una squadra dedicata esclusivamente ai trasporti interni di pazienti e materiali sanitari". Così Nursing Up attacca la Direzione Generale "affinché si intervenga con urgenza, adottando soluzioni efficaci e rapide".
A più di due anni dalla raccolta di circa 1000 firme, promossa dagli operatori della Città della Salute e della Scienza per sollecitare una riorganizzazione urgente ed efficace della gestione dei trasporti interni, "nulla è stato fatto per risolvere una criticità ormai cronica. Gli operatori socio-sanitari (OSS), già sottoposti a una forte pressione per la carenza di personale, sono quotidianamente costretti a dedicare gran parte del loro tempo a mansioni di trasporto che esulano dalle loro competenze assistenziali, con inevitabili ricadute anche sul lavoro degli infermieri".
"All’interno delle Molinette, ad esempio, il personale si trova a dover percorrere anche un chilometro e mezzo da un reparto all’altro, per trasferire pazienti, ma anche per trasportare provette, campioni biologici e materiali indispensabili alle attività sanitarie quotidiane. Le stesse problematiche si riscontrano anche presso i presidi OIRM, Sant’Anna e CTO", afferma Claudio Delli Carri, segretario del Nursing Up Piemonte e Valle d’Aosta, nella sua funzione anche di segretario aziendale della Città della Salute.
Introdurre una squadra trasporti interna che si dedichi esclusivamente alla movimentazione di pazienti e materiali sanitari significa liberare gli OSS da incarichi non pertinenti, restituendo, così, efficienza al sistema. "Al Mauriziano, ospedale dimensionato più piccolo, questa soluzione esiste già da diversi anni e funziona perfettamente. Non si comprende perché alla Città della Salute, azienda sanitaria tra le migliori in Europa, ciò non possa essere realizzato. Anche, eventualmente, non utilizzando risorse interne. Si tratta di un problema davvero grande che può avere un impatto significativo sulla qualità delle cure erogate", prosegue Delli Carri.
Secondo un’analisi condotta dal sindacato, alle Molinette, gli OSS impiegano in media dalle cinque alle sei ore al giorno, sulle otto totali di servizio, esclusivamente per la gestione dei trasporti. Un impegno gravoso, che inevitabilmente sottrae tempo alle attività assistenziali vere e proprie, costringendo spesso anche gli infermieri a supplire alle mancanze. "È una questione non solo organizzativa, ma anche di qualità delle cure offerte ai pazienti. Chiediamo un segnale immediato per la soluzione del problema da parte della Direzione Generale della Città della Salute e della Scienza, in assenza del quale saremo costretti a proseguire nella protesta rivolgendoci direttamente all’Assessorato alla Sanità e, se necessario anche al Presidente della Regione, Alberto Cirio. Ci auguriamo che i vertici di questa Azienda abbiano la sensibilità di capire l’importanza di questo obiettivo", conclude Delli Carri.