Sorpresa, stupore, ironia, fatica a comprendere. E' un ventaglio piuttosto ampio di reazioni quello che stamattina ha contraddistinto il risveglio del quartiere di Borgo Filadelfia. Interessato ormai da due mesi abbondanti dal cantiere che porta alla nuova pista ciclabile da via Giordano Bruno a piazzale San Gabriele da Gorizia.
Con la fine della scorsa settimana, infatti, i lavori avevano raggiunto un punto che sembrava piuttosto avanzato, almeno nel tratto che arriva all'altezza di via Tunisi. Il manto era stato completato e si era in attesa solo della copertura colorata, come già avvenuto nel primo tratto, quello che parte da via Giordano Bruno.
E invece no: di buon mattino, nuova squadra di operai e nuovi scavi. Questa volta in perpendicolare rispetto alla ciclabile, per un tracciato che va dalle abitazioni alla strada. Un solco che, di fatto, ha riaperto la parte coperta pochi giorni fa della ciclabile, riportando indietro lavori e orologi. In realtà, però, questa situazione si è resa necessaria e urgente per la perdita che si è verificata dall'acquedotto. Dunque imprevedibile e da fare nell'immediato.
Di certo, una situazione che ha stupito le persone che abitano nella zona e che da mesi, ormai, devono convivere non solo con i cantieri, ma anche con le difficoltà di parcheggio avendo l'area di lavori impedito la collocazione delle auto per un numero di isolati crescente. Una difficoltà che si sta lentamente trasformando in trasgressione delle regole visto che ormai, la sera, la gente parcheggia le auto lungo le transenne del cantiere, non sapendo dove metterle.
Questa mattina, la nuova sorpresa. "Neanche finita la pista ciclabile che già la rompono con un altro cantiere - dice un residente della zona -non ci posso credere. E' incredibile".