Foto della bandiera Nato e del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara bruciate. Immagini del premier Giorgia Meloni, della Commissaria europea Ursula von der Leyen, dei ministri Matteo Salvini e Valditara e dei leader di Pd è Azione, Elly Schlein e Carlo Calenda imbrattate con mani sporche di vernice rossa.
Sono questi gli atti più estremi del corteo studentesco che si è svolto questa mattina per le vie di Torino, partito da Porta Susa e terminato in piazza Vittorio. A poche ore dalla fine arriva la condanna dei gesti da parte del sindaco di Torino Stefano Lo Russo e del governatore Alberto Cirio.
Lo Russo: "Legittimo manifestare, ma no offese"
“Il diritto a manifestare ed esprimere le proprie idee - ha sottolineato il primo cittadino - è sempre legittimo, ma offese e danneggiamenti non hanno nulla a che vedere con la libera espressione democratica".
"Torino - aggiunge il sindaco - è e vuole essere una città rispettosa delle istituzioni e manifestare pacificamente le proprie idee non ha nulla a che vedere con questi episodi, che vanno condannati”.
Cirio: "Violenze inaccettabili"
Sulla stessa linea il governatore: "Ancora una volta i cortei degli studenti a Torino diventano occasione per denigrare, insultare e offendere il premier Meloni, i ministri e la presidente della Commissione europea. A loro va la mia solidarietà e vicinanza".
"Io difenderò sempre la libertà di tutti di esprimere democraticamente le proprie opinioni, ma è inaccettabile che questo si faccia con violenze, danneggiamenti e insulti. La protesta è sempre legittima, ma deve avvenire nel solco del rispetto e delle regole della democrazia” conclude Cirio.