Cronaca - 01 aprile 2025, 07:10

La fabbrica diventata dormitorio: per l'ex Osi Ghia 13 anni di stupri, rapine e degrado [FOTO]

Da centro di eccellenza automobilistica a luogo di non ritorno. L'area è di proprietà di un Fondo oggi in liquidazione

Abbandono nell'ex Osi Ghia

Abbandono nell'ex Osi Ghia

Tredici anni senza l'ombra di un rilancio, tante promesse ma in concreto poco o nulla. L’ex area delle Officine Stampaggi Industriali (Osi Ghia), situata tra il Mauriziano e corso Dante, una volta centro di eccellenza automobilistica, oggi è un luogo abbandonato, rifugio di chi ha perso tutto. Senzatetto, clandestini e disperati si stabiliscono in quella che ormai è una "cittadella fantasma". Le forze dell'ordine, pur intervenendo più volte, non sono mai riuscite ad arginare l'emergenza sociale, e i progetti di riqualificazione rimangono al palo.

[Dentro l'ex Osi Ghia]

Progetti rimandati

Il piano di riqualificazione urbanistica (Pec) fu approvato ormai 13 anni fa, ma l’impresa che possedeva gli immobili (La Franco Property Management Spa) non ha ancora avviato alcuna trasformazione dell’area. Nonostante i grandi annunci e le promesse, il futuro dell’ex Osi Ghia sembra essere in stallo, con un degrado che si fa sempre più visibile. La mega area adesso appartiene a un fondo, al momento in liquidazione. All’assessore all’Urbanistica, Paolo Mazzoleni, in risposta ai consiglieri Firrao (Torino Bellissima) e Castiglione (M5s) il compito di sottolineare come "la proprietà non abbia ancora intrapreso alcuna azione concreta per la riqualificazione". Nel frattempo, l’area continua a essere un ricettacolo di illegalità.

Gli ingressi non mancano. Uno vicino alla ferrovia, uno all’altezza del portone centrale dove alle 7 del mattino cominciano a uscire i primi invisibili. Zaino in spalla, si incamminano verso corso Dante. Per gli estranei il consiglio è quello di starne alla larga.

Una storia di decadenza

Le Officine Stampaggi Industriali, fondate nel 1960 da Arrigo Olivetti e Luigi Segre, furono un esempio di eccellenza nel campo automobilistico, inserendosi nel panorama delle aziende legate alla Fiat. Purtroppo, la chiusura dell'azienda ha segnato l'inizio di un lungo periodo di abbandono. Negli anni successivi, nel 2012, il progetto di riqualificazione sembrava prospettare un nuovo inizio con l’arrivo dell’Istituto Europeo di Design. Ma anche quel progetto, purtroppo, è rimasto solo sulla carta.

[Varchi per accedere alla fabbrica]

Dentro la fabbrica

Rifugi improvvisati e dormitori abusivi sono ciò che si trova dentro la vecchia Osi Ghia. Il paesaggio è dominato da violenze, abusi e un'inquietante illegalità. Qui, tra rottami e cavi di rame rubati, vivono in condizioni disumane quelli che cercano rifugio da una società che li ha abbandonati. Le storie di soprusi e abusi sono frequenti, come quella di una ex ballerina di danza sequestrata e violentata per mesi da un aguzzino, poi Arrestato. O quella di un uomo di 37 anni, all'epoca dei fatti, rapinato e torturato da una gang.

[Esterni dell'edificio]

Messa in sicurezza

"La messa in sicurezza è compito della proprietà, noi possiamo solo sollecitare" ha aggiunto Mazzoleni. E le beffe non finiscono qui: in passato sarebbero stati presentati anche i progetti operativi di bonifica per diversi lotti, ma le bonifiche non sono mai partite.

"L’ex Osi-Ghia è un’enorme area abbandonata da anni, 52mila metri quadri nel pieno centro urbano senza prospettive di riqualificazione - così il consigliere di Torino Bellissima, Pierlucio Firrao -. La recente messa in liquidazione del fondo proprietario non lascia presagire sviluppi positivi nel breve periodo e aumenta le preoccupazioni per la sicurezza del quartiere".

"I varchi ci sono eccome - ha aggiunto la consigliera del M5s, Dorotea Castiglione -. Quella è una zona fuori controllo e ci spiace sapere che ci vorrà ancora molto tempo prima di vedere messi in campo nuovi progetti".

Philippe Versienti

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