Economia e lavoro - 26 marzo 2025, 10:57

Allarme Intelligenza artificiale per le aziende torinesi: “Non va comprata un tanto al chilo, ma compresa nei suoi effetti concreti in fabbrica”

Gay (Unione Industriali) alla tappa torinese del Mics roadshow: “Dobbiamo discuterne in concreto, nelle singole realtà”. Calegari (Ai4I): “Attenzione all’AI washing. Da noi presto una vetrina”

Hitesh Choudhary- tramite unsplash

Hitesh Choudhary- tramite unsplash

“Siamo in un momento interessante, anche se complicato, ma è fondamentale essere concreti. A cominciare dell’intelligenza artificiale. Per questo ne stiamo discutendo in maniera concreta, per capire quali saranno gli impatti tangibili per le aziende. Non è una questione che ci compra al chilo, ma da approfondire gli effetti, i mix tecnologici ed eventuali applicazioni. Siamo al momento della consapevolezza, cui non può non seguire un’accelerazione”. Così Marco Gay, presidente dell’Unione Industriali di Torino, in occasione della tappa torinese di Mics Roadshow, evento organizzato da Made in Italy Circolare e Sostenibile, partenariato finanziato dal Ministero dell'Università e della Ricerca con fondi Pnrr. 

Attenzione all’AI washing 

“Bisogna fare attenzione a non parlare di AI per pura facciata, il cosiddetto AI washing - ammonisce il direttore di AI4i, la Fondazione con sede torinese per l’intelligenza artificiale, Antonio Calegari -: se usate correttamente, le nuove tecnologie possono garantire miglioramenti in efficienza anche del 15%. Ci sono manager a cui, se ci riuscissero, farebbero un monumento”. “Presto allestiremo una vetrina delle tecnologie attualmente a disposizione, facilitando l’interazione con le aziende grazie al nostro ruolo istituzionale e ai nostri esperti”.

Tecnologie 3D e non solo

Innovazione e nuove tecnologie sono l’orizzonte verso il quale muoversi per non rimanere indietro, a livello di competitività e non solo.  Ecco perché l'evento, realizzato con il supporto organizzativo delle Case del Made in Italy, ha acceso un riflettore su tecnologie come la stampa 3D e la produzione avanzata. Modelli che possono rivoluzionare i processi industriali, rendendoli più digitalizzati, flessibili e sostenibili

“Abbiamo un industria matura e siamo al momento in cui è necessario fare un passo in avanti. Il futuro dello sviluppo di Torino e del Piemonte passa da qui - dice la vice sindaca di Torino, Michela Favaro -. Inoltre dobbiamo essere sempre più in grado di attrarre e trattenere i talenti”.

Servono più dati

Ma Silvana Candeloro, Ceo di AlzoOn technology consulting lancia un allarme: “Abbiamo ancora troppo pochi dati, un po’ perché non li abbiamo mai immagazzinati, un po’ perché non è semplice analizzare e individuare gli elementi più importanti. Ma servono anche figure professionali sempre più formate in questo senso e per questo bisogna abbattere pareti e divisioni”.

Cambio di mentalità

Un cambio di mentalità è anche quello che invoca Luca Settineri, presidente di AITem, parlando di sostenibilità: “Non è più un elemento accessorio, ma una capacità di creare valore. Sia per quanto riguarda la gestione delle risorse, sia per l’impatto sulle persone che lavorano all’interno delle fabbriche. In questo la digitalizzazione è fondamentale e deve procedere di pari passo”.

Massimiliano Sciullo

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