Una vera e propria maratona contro la morte e la disabilità: in sole 36 ore, tra il 19 e il 20 marzo, sei pazienti in condizioni disperate sono stati trattati per un ictus ischemico acuto nella Neuroradiologia Interventistica universitaria (diretta dal professor Mauro Bergui) presso le Molinette. Età compresa tra i 40 e gli 80 anni, vite appese a un filo.
Corsa contro il tempo
"Almeno due torneranno a una vita completamente normale", dichiara il dottor Francesco Mistretta, che ha eseguito personalmente quattro delle delicate trombectomie nella sala angiografica di Neuroradiologia Interventistica. "Gli altri sono ancora gravi, in prognosi riservata, nella Rianimazione del Pronto soccorso (dottoressa Marinella Zanierato) e nella Stroke unit (diretta dal dottor Paolo Cerrato)".
Stroke ischemico,killer silenzioso
Lo stroke ischemico è un killer silenzioso: terza causa di morte e prima di disabilità grave nei Paesi sviluppati. Ma alla CDSS presidio Molinette, uno dei primi ospedali italiani a praticare la trombectomia, si combatte con armi d’avanguardia. Il sistema regionale del Piemonte, organizzato in quadranti, ha visto convergere qui i casi più critici dalla città metropolitana e dalla provincia di Torino sud.
Un’ondata di emergenze che ha messo a dura prova l’intero sistema. "Un grande supporto – sottolinea Mistretta – è arrivato dai colleghi dell’ospedale Giovanni Bosco di Torino, che hanno accolto altri due pazienti mentre la nostra sala era già occupata".
Un lavoro di squadra tra CDSS e Asl Città di Torino, una battaglia contro il tempo. Perché in neurologia, ogni minuto conta.