Maggiore tutela per le vittime del dovere, con questo auspicio si è concluso a Pomezia il Primo Convegno Nazionale sulle Vittime del Dovere, organizzato dall’Osservatorio Nazionale Amianto unitamente all’Accademia della Legalità e all’Osservatorio Nazionale Vittima del Dovere, lo scorso 14 marzo.
Ancor prima di iniziare, è stato doveroso il silenzio d’ordinanza con tromba che ha invitato al raccoglimento le persone in ossequiosa attenzione.
L’appoggio del Sindaco di Pomezia alla lotta per la giustizia
Tra gli altri, al Convegno è intervenuto anche il Sindaco di Pomezia Veronica Felici, che, oltre a porgere i saluti istituzionali, ha affermato: “Quando sento parlare di chi dedica la vita alla nostra sicurezza come le forze dell’ordine e le forze armate le porte del comune di Pomezia si spalancano. [..] Dobbiamo insegnare ai giovani il rispetto verso queste divise. Perché si tratta di uomini, donne, che affrontano un percorso difficile e che decidono di fare una scelta di vita che è una missione. Ed in questa missione a volte non è riconosciuto il loro ruolo. Oggi questo è vergognoso, quindi siamo, insieme al Governo, accanto alle Forze dell’Ordine. È fondamentale questo riconoscimento quotidiano del lavoro che svolgono tutti i giorni per una società civile”.
Il Sindaco Veronica Felici ha espresso gratitudine ad alcuni rappresentanti delle forze armate presenti al Convegno tra cui ad Antonazzo Panico, Comandante provinciale dei carabinieri, che ha preso servizio da poco e lo ringrazio anche perché la città di Pomezia e queste zone non sono facili.
Ha continuato con il comando operativo Pratica di Mare, la Guardia di Finanza rappresentata dal Tenente Colonnello Gianfranco Origlio. Ha poi ringraziato la Guardia di Finanza gruppo esplorazione aero marittima, il Tenente Carlo Tirone, il capitano Giuseppe Cataldo, la compagnia di Pomezia Guardia di Finanza rappresentata dal Tenente Silvia Petracci. E ovviamente tutte le Associazioni Nazionali d’arma, l’Associazione Nazionale Carabinieri, il Presidente Giorgi, la sezione Anfi di Pomezia, la Nc sezione Carabinieri di Torvaianica, l’Associazione Arma aeronautica di Pomezia, i Vigili del Fuoco, i Bersaglieri e la Polizia locale.
Il nuovo disegno di legge del senatore della Repubblica Andrea De Priamo
Andrea De Priamo non ha potuto essere presente fisicamente al Convegno ma ha manifestato supporto ed adesione per le Vittime del dovere in collegamento video. Ha fatto sapere di aver presentato un disegno di legge che istituisce una giornata nazionale legata alle Vittime del dovere. È vero che abbiamo tante giornate nazionali, ma c’è la necessità di dare un tributo alle tante vite umane danneggiate, messe a dura prova. Noi dobbiamo insegnare la cultura della legalità, chi porta una divisa non deve essere considerato un avversario ma una risorsa per la libertà di tutti. Noi ad esempio con il disegno di legge sulla sicurezza che si sta portando avanti in Parlamento, in Senato in questi giorni dopo molte ore di attività, ci sono molte rivendicazioni storiche delle forze sindacali di polizia. Credo che sia importante portare a compimento quei risultati. Dobbiamo impegnarci di più su quelli che sono i riconoscimenti, le tutele per chi si sacrifica per l’Italia. Abbiamo dato disponibilità a presentare documenti, emendamenti e sostenere il dialogo con il Governo. Chi indossa la divisa merita rispetto e sostegno delle Istituzioni e della cittadinanza. Grazie quindi per queste iniziative come questo Convegno alla presenza del Sindaco. Sappiate che avete molti amici, ve lo meritate”, ha dichiarato De Priamo.
L’evento, a cura di Nicola Zara e Francesco Grimaldi, è stato moderato da Paola Vegliantei, da 25 anni impegnata nelle forze armate. “Spesso le vittime del dovere sono lasciate sole e questo non succede solo nelle forze armate. Pensateci: quando siamo ammalati sono poche le persone che ci sono vicine. Non siamo robot, anche noi abbiamo i nostri momenti di sconforto, pianto. Per anni le vittime del dovere non sapevano come farsi riconoscere i loro diritti. Le vittime del dovere dovrebbero avere tantissimi riconoscimenti: danno biologico, la sofferenza fisica e morale, i danni esistenziali, il pregiudizio patrimoniale”, ha esordito la Presidente dell’Accademia della Legalità.
Ezio Bonanni: “Dobbiamo uscire dalla trincea giudiziaria”
Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Vittime del Dovere e dell’Osservatorio Nazionale Amianto, nonché componente del Consiglio Direttivo Nazionale del Comitato Nazionale Italiano Fair Play – presieduto dal Dott. Ruggero Alcanterini, ha espresso un concetto articolato in forza del quale è stato auspicato il ripristino del principio del doveroso rispetto delle vittime del dovere, intese come coloro che siano essi militari o civili sono posti al servizio delle istituzioni democratiche e della comunità. In altri termini, anche le stesse Forze Armate meritano il doveroso rispetto che si deve a coloro che rappresentano l’unità nazionale. Quindi, un plauso particolare è stato espresso in favore del Sindaco di Pomezia, proprio perché ha promosso con ONA la prima manifestazione nazionale delle vittime del dovere.
Il Presidente ONA e componente del Consiglio Direttivo Nazionale del CNIFP (Comitato Nazionale Italiano Fair Play, associazione benemerita del CONI), inoltre, ha ribadito il fatto che a tutt’oggi non è stata fatta un’equa giustizia nei diritti delle Forze Armate. “Purtroppo una sentenza della Cassazione del 2022, ha stabilito che i Vigili del fuoco, pur essendo stati esposti a cancerogeni avendo indossato le tute di amianto etc, non hanno quelle particolari condizioni ambientali ed operative per essere riconosciuti come Vittime del dovere. Questo mancato riconoscimento impedisce loro di accedere ad alcune prestazioni di natura previdenziale. Anche l’assegno vitalizio aveva importi distinti: la vittima del dovere ha un importo di 258 euro mensili, la vittima del terrorismo 500. C’era quindi una discriminazione che per fortuna è venuta meno”. Raccontando la propria esperienza come legale di numerose vittime dell’amianto e del dovere, l’Avv. Ezio Bonanni ha concluso il suo intervento con un appello chiaro e preciso: “Dobbiamo uscire dalla trincea giudiziaria”.
Melissa Trombetta: il ruolo della criminologia
Melissa Trombetta è una giovane criminologa specialista nel crimine ambientale, nonché collaboratrice dell’Osservatorio Nazionale Amianto - ONA APS. Nel corso del suo intervento presso l’Aula Magna Selva dei Pini la criminologa ha sottolineato l’importanza di un approccio interdisciplinare nella tutela delle vittime del dovere. “La criminologia va ad analizzare dinamiche, comportamenti, eventi che portano alla vittimizzazione di queste persone. Il connubio tra la criminologia e la giurisprudenza è quella di garantire che tutte le Vittime del dovere vengano riconosciute. La criminologia cerca di analizzare perché ci sono stati certi crimini e qual è il metodo ed il modo di prevenirli. Cerchiamo di creare con l’ONA una squadra interdisciplinare. La particolarità del nostro lavoro è quello di lavorare sulla prevenzione, di comunicare che domani queste esposizioni non devono più ripetersi. La criminologia aiuta in modo viscerale a comprendere cosa si può fare per un futuro migliore”, così ha dichiarato la criminologa Trombetta.
Carlo Calcagni: il Colonnello, storia di un eroe dei tempi moderni
Anche il Colonnello del Ruolo d’Onore Carlo Calcagni dell'Esercito Italiano era tra i relatori presenti al convegno dedicato alle vittime del dovere. Il militare ha raccontato la sua personale esperienza e ribadito il suo impegno in questa lotta contro l’uranio impoverito, anche come collaboratore dell’Osservatorio Vittime del Dovere. “Io ho fatto parte di Commissioni parlamentari di inchiesta, ho fatto parte dell’unico tavolo tecnico della storia sull’uranio impoverito. Qualcuno dice che non è esistito, ma c’è un decreto ministeriale di Elisabetta Trenta che l’ha istituito. È assurdo che ci sia una distinzione discriminatoria tra vittime del terrorismo, della criminalità. Non fa differenza se ad uccidere è stato un proiettile, una sostanza cancerogena, un terrorista o un criminale qualunque. Nel 1995 la Nato usa munizioni con uranio impoverito in Boznia Erzegovina, fornisce le mappe delle zone bombardate invitando a non entrare in zone indicate come pericolose (dangerous) perché altamente rischiose per la salute umana. Ma se per motivi operativi dovete entrare in quelle zone per recuperare ad esempio qualche ferito utilizzate le protezioni. Maschere a circuito chiuso, non mascherine e tute speciali. A noi sono stati dati solo gli ordini di intervenire”. Dal pubblico si è alzata una donna per stringere la mano al Colonnello.
La missione dell’ONA
Prosegue l’impegno dell’Osservatorio Nazionale Amianto contro l’amianto e tutti gli altri cancerogeni potenzialmente pericolosi per la salute pubblica. Oltre all’emergenza nelle Forze Armate, permane anche la problematica relativa alla sicurezza sul lavoro, in particolar modo in riferimento al rischio asbesto, nel settore privato. Sono tanti, infatti, i lavoratori che hanno svolto attività lavorativa in esposizione ad amianto e altri cancerogeni, contrendo patologie anche gravi, come il mesotelioma. Per questo, l’Osservatorio Nazionale Amianto prosegue il suo impegno sinergico ed interdisciplinare grazie al team di professionisti. Tra il pool di esperti anche il Dott. Arturo Cianciosi, medico legale competente in medicina del lavoro, che da anni coordina il direttivo tecnico scientifico dell’ONA. L’Osservatorio Nazionale Amianto è impegnato nella tutela delle vittime e dei loro familiari offrendo anche tutela medica e legale attraverso la consulenza tramite il numero verde 800 034 294.