Attualità - 21 marzo 2025, 17:56

Flash mob in piazza Carignano contro i CPR: "Buco nero nel cuore della democrazia" [FOTO]

Tra colori e manifesti, la manifestazione ha protestato contro la prossima riapertura del CPR di corso Brunelleschi

Flash mob in piazza Carignano contro i CPR: "Buco nero nel cuore della democrazia" [FOTO]

In occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Discriminazione Razziale, e in vista dell'imminente riapertura del Centro di Permanenza per il Rimpatrio di corso Brunelleschi, in programma per il 24 marzo, una gremita folla è scesa in piazza Carignano per protestare.

Tra le bandiere di sindacati e associazioni, la protesta ha assunto la forma di un vero e proprio flash mob: lunghi teli colorati stesi a terra hanno fatto da scenografia a un corteo silenzioso, in cui i partecipanti hanno camminato leggendo ad alta voce messaggi incisivi e diretti. Frasi come "La proliferazione razziale uccide", "L'Italia ripudia la guerra", "Le frontiere uccidono", "Cosa sai del colonialismo italiano? A scuola non lo insegnano", "Rubano i padroni, non rubano i rom e i sinti".

"Abbiamo voluto organizzare questo momento di protesta in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Discriminazione Razziale per coinvolgere la cittadinanza con azioni concrete– ha spiegato Giorgia Scaglia, una delle promotrici dell’evento–. Oggi siamo qui per dare voce alla nostra idea di cittadinanza attiva contro il razzismo. Non si tratta solo di una mobilitazione: attraverso il teatro e la poesia, vogliamo sensibilizzare contro ogni forma di discriminazione razziale".

"La mafia, come quella dei CPR, è ovunque e non possiamo più mentire a riguardo perché altrimenti saremmo tutti colpevoli– ha dichiarato Ayoub Moussaid, tra i promotori della manifestazione –. Oggi più che mai è importante esserci, ma è fondamentale essere presenti tutto l'anno perché problemi come il razzismo, il patriarcato e le prevaricazioni sono presenti tutti i giorni nella nostra società. Domani avremo bisogno di non avere più la giornata del 21 marzo, perché se siamo nati tutti nello stesso paese abbiamo il diritto di avere la cittadinanza come tutti gli altri".

L’iniziativa è frutto della collaborazione tra la Città di Torino e numerose realtà associative, tra cui Gruppo Abele, Libera, Pastorale Migranti, ACLI, ASGI, ARCI, GrIS Piemonte, ANPI e l’Ufficio del Garante per i diritti delle persone private della libertà personale. L’obiettivo comune è stato quello di contrastare l’esistenza dei CPR non solo a Torino, ma in tutta Italia. A rafforzare la protesta, anche la presenza della Circoscrizione 3, che ha voluto esprimere il proprio dissenso rispetto alla riapertura del centro di corso Brunelleschi.

"Se siamo qui e perché abbiamo a cuore i diritti umani, la nostra Circoscrizione ha la struttura di corso Brunelleschi, per tanto abbiamo costituito La Rete Torinese contro i CPR–ha commentato la presidente della Circoscrizione 3, Francesca Troiese–. Abbiamo quindi votato un ordine del giorno, come ha fatto anche il comune, per fare il possibile per evitare questa riapertura. La rete torinese racchiude molte realtà, tutte insieme hanno da poco approvato il documento costitutivo del gruppo, dove vogliamo dare una narrazione diversa da quella che raccontavano i nostri predecessori".

"Il giorno è arrivato, il 24 marzo riaprirà il cpr di Torino: una ferita profondissima dello stato di diritto del nostro paese–ha spiegato Elena Ferro di CGIL Torino–. Sarà un non luogo, peggio del carcere che imprigiona persone che hanno l'unica colpa di essere scappati da condizioni di vita insostenibili. Queste persone hanno attraversato frontiere che hanno causato troppi morti, ecco in una città come Torino che si dichiara democratica si riapre un buco nero".

Marco D’Agostino

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