Attualità - 21 marzo 2025, 07:52

Disabilità, a Chieri nasce "Casa Ponte": due alloggi per accompagnare una vita autonoma

La struttura è stata ricavata all'interno della casetta "Ex veterinari". Il sindaco Sicchiero: "Città più inclusiva e solidale"

Inaugurazione per Casa Ponte a Chieri

Inaugurazione per Casa Ponte a Chieri

È stata completata la ristrutturazione e la riqualificazione della palazzina “ex veterinari” nella Cittadella del Volontariato, in via Giovanni XXIII 8, a Chieri, un edificio di proprietà comunale in disuso da anni e che ora diventa sede della “Casa Ponte”. Si tratta di una struttura residenziale, a bassa intensità assistenziale, finalizzata alla coabitazione di persone con disabilità intellettiva o fisica, al fine di favorire percorsi di vita indipendente. L’inaugurazione è prevista per il mese di aprile, una volta terminato l’allestimento degli interni.

Il progetto nasce nel 2017, quando un gruppo di famiglie chiese all’Amministrazione comunale la disponibilità di locali, al fine di realizzare un servizio di accompagnamento educativo all'acquisizione di autonomia di soggetti con disabilità, così come contemplato dalla legge n. 112/2016 del “Dopo di noi”, che prevede sia interventi per la permanenza temporanea in una soluzione abitativa extra-familiare per far fronte ad eventuali situazioni di emergenza, sia interventi innovativi di residenzialità volti alla creazione di soluzioni alloggiative di tipo familiare e di co-housing. Si iniziò in via sperimentale con la “Palestra Casa Ponte”, in via della Pace 14, mentre nel 2019 venne approvato dalla Giunta il progetto di riuso della Casetta "ex veterinari", poi candidato al bando PINQuA. Fu così possibile ottenere un finanziamento di 480mila euro di fondi PNRR, a cui si devono aggiungere altri 50mila euro stanziati dal Comune di Chieri per l’arredamento degli alloggi.

Commentano Alessandro Sicchiero e l’assessora alle Politiche sociali Vittoria Moglia: «Siamo orgogliosi di aver finalmente completato la “Casa Ponte”, che fa di Chieri una città più inclusiva e solidale, garantendo alle persone con disabilità il diritto alla vita autonoma. La struttura, infatti, ha lo scopo di rendere possibile un momento di passaggio, un “ponte”, a favore delle persone che escono dal nucleo familiare e che vorrebbero approdare ad una vita indipendente vera e propria. Si tratta di un ulteriore importante tassello della ristrutturazione di un’area storica della nostra città, ovvero i locali dell’ex mattatoio, che sta conoscendo una nuova vita grazie al volontariato e all’associazionismo. Non si tratta solo più di attività di alcune ore durante la settimana ma di unità abitative situate in un contesto che favorisce l’inclusione sociale. La “Casa Ponte” sarà gestita dal Consorzio dei Servizi Socio Assistenziali del Chierese, sulla base di un’apposita convenzione con il Comune di Chieri, e spetterà al Consorzio individuare gli utenti, che saranno accompagnati nei loro percorsi di acquisizione di autonomia da educatori».

La “Casa Ponte” è composta da due alloggi di 75 mq: il primo, al piano terra, destinato a brevi periodi di soggiorno durante i quali la persona con disabilità sperimenta, attraverso attività di gruppo socializzanti in un ambiente protetto, cosa significa vivere in autonomia o in convivenza; il secondo, al primo piano, a disposizione di chi ha già fatto l’esperienza precedente, al fine di poter sperimentare la vita indipendente per un tempo maggiore. La struttura può ospitare in tutto sei persone, di cui tre nel percorso base di apprendimento alla vita autonoma e tre nel percorso di sperimentazione vera e propria.

 

comunicato stampa

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