Cronaca - 12 marzo 2025, 14:04

Padre e figlio, carabinieri fuori servizio, sventano un furto a Torino: "Famiglia nell’Arma, così abbiamo notato la borseggiatrice"

Da poco più di un anno in servizio a Govone, il giovane carabiniere Davide Della Rocca ha raccontato quanto accaduto nei giorni scorsi

Padre e figlio, carabinieri fuori servizio, sventano un furto a Torino

Padre e figlio, carabinieri fuori servizio, sventano un furto a Torino

Il fatto risale allo scorso 16 febbraio, ma vale davvero la pena ricordarlo.

Protagonista Davide Della Rocca, giovane carabiniere da dicembre 2023 in assegnazione alla Stazione di Govone.

Paese di origine Mercoliano, provincia di Avellino, Davide ha 23 anni ed è figlio di Raffaele Della Rocca, maresciallo dei Carabinieri e comandante in sede vacante della stazione di Ospedaletto d’Alpinolo , nell'Avellinese.

Sono in auto insieme, a Torino fermi a un semaforo di via Cernaia, liberi dal servizio. Sul sedile posteriore c’è la mamma di Davide. Hanno appena concluso una passeggiata in centro, in una domenica di sole quasi primaverile, come tante. Hanno l’occhio allenato, entrambi. Notano sotto i portici una signora di mezz’età avvicinarsi a una coppia di anziani. Questione di un attimo. Con destrezza la donna sfila qualcosa dalla borsetta dell’anziana.

Davide e suo padre non hanno esitazioni, scendono, raggiungono rapidamente la ladra e la bloccano, attivando immediatamente l’allarme al Numero Unico di Emergenza 112.

Rincorrono anche i due anziani, che non si erano accorti di nulla, ma dopo un breve controllo il cellulare non si trova: è quello recuperato dalle mani della borseggiatrice.

Arriva la pattuglia e quest’ultima viene arrestata in flagranza di reato e, secondo indicazioni dell’autorità giudiziaria, posta agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo.

Peraltro i due anziani, 91enne lei e 93enne lui, si scoprirà fossero già stati vittime del furto di un portafoglio pochi giorni prima. E che la borseggiatrice era nota alle forze dell’ordine torinesi.

Sembra una cosa da nulla, ma come racconta proprio il carabiniere Davide Della Rocca, un episodio del genere può aver successo soltanto grazie a una preparazione specifica: “Credo molto all’importanza dei valori e all’abnegazione che ci viene insegnata alla Scuola Carabinieri. Il nostro è stato un gesto istintivo, che però deriva da una scuola che forma tanti giovani come me, sia in ambito fisico che in quello tecnico - professionale. Io ho avuto la fortuna di una famiglia che mi ha insegnato valori importanti e in aggiunta un’imprinting da parte di mio padre fondamentale. Anche mio fratello è nell’Arma e ne siamo molto orgogliosi”.

Davide ha frequentato proprio a Torino la Scuola Allievi Carabinieri nella Caserma Cernaia e da poco più di un anno presta servizio a Govone, dove ha avuto come superiori il maresciallo Marco Caputo e oggi il luogotenente Mauro Araldo.

Il capitano Giuseppe Santoro, comandante della Compagnia di Alba, è giustamente compiaciuto del lavoro dei suoi uomini: “Mi sembra doveroso dare risalto a vicende simili, che capitano sovente e a volte passano in secondo piano. Il fatto che ha coinvolto Davide è avvenuto a Torino, ma come mi capita di dire spesso, le cose accadono anche qui: nonostante non siamo in una grande città, anche nell’albese si verificano variegate fattispecie di reato. Facciamo un lavoro di grande sinergia fra le 11 stazioni dislocate tra Langa e Roero e il Nucleo Operativo e Radiomobile di Compagnia, per prevenire e combattere gli episodi criminali e per fortuna posso avvalermi anche di ragazzi come Davide, molto preparati e attenti, come ha dimostrato in questa occasione”.

Silvano Bertaina - TargatoCn

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