Politica - 11 marzo 2025, 17:00

Fdi, Odg per l’estensione della “Convenzione per la Protezione delle Alpi” agli altri territori del Piemonte

Primo firmatario, Marina Bordese, Consigliere regionale di Fratelli d’Italia: “La scelta di limitare i confini del territorio alpino nella nostra Regione è immotivata e penalizzante”

Marina Bordese, Consigliere regionale di Fratelli d’Italia

Marina Bordese, Consigliere regionale di Fratelli d’Italia

L’Odg parte dalla constatazione della strategicità della “Convenzione per la protezione delle Alpi”, ratificata in Italia con legge n. 404 il 14 ottobre 1999. 

Gli stati firmatari di questo Trattato Internazionale avevano individuato a suo tempo i confini dei loro territori alpini, al fine di coordinarsi nelle azioni di tutela e promozione ambientale, sociale ed economica delle attività e soprattutto agricole. 

Nella legge di ratifica della Convenzione, si decise di far coincidere le aree alpine italiane, per il Piemonte, con l’intero territorio delle province di Torino, Cuneo, Biella, Novara e Verbano-Cusio-Ossola. Scelte politiche successive hanno, però, ristretto inspiegabilmente questo perimetro. 

L’atto di indirizzo mira a correggere le evidenti disparità tra le regioni ed i Paesi firmatari che vedono ad esempio contemplate città come Trento (a 194 m. sul livello del mare), Bolzano (m. 262 s.l.m.), Chambery (m. 272 s.l.m) e Grenoble (212 m. s.l.m.) ed escluse molte altre piemontesi situate ben più in alto sul livello del mare. 

“Questo Odg - spiega Marina Bordese, Consigliere regionale di Fratelli d’Italia e prima firmataria del documento - riconosce l’importanza che riveste la Convenzione in materia di tutela e promozione economica sociale ed ambientale, a favore e tutela delle popolazioni e delle attività dei territori coinvolti. Inoltre, il Trattato è significativo anche per la valorizzazione dei prodotti del territorio in una logica di libero mercato a parità di condizioni”.  

“Appare quindi evidente - prosegue il Consigliere Bordese - che deve essere corretta l’attuale definizione dei territori interessati dal perimetro contemplato nella fase successiva alla ratifica della Convenzione, che sono penalizzanti e che non tengono conto delle intere province originariamente individuate”. 

“Per questa ragione, sapendo che anche a livello nazionale il nostro Partito si è attivato al riguardo con una Interpellanza, impegniamo la Giunta regionale, approfittando peraltro della Presidenza di turno italiana della Convenzione nei prossimi due anni, ad attivarsi prontamente in tutte le sedi preposte, al fine di estendere il territorio italiano considerato alpino anche in Piemonte, come nelle previsioni del recepimento originario della Convenzione”, conclude il Consigliere Marina Bordese.

comunicato stampa

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