Ristoranti & C. Torino - 10 marzo 2025, 12:44

Alta Langa: una bollicina dai piccoli numeri ma di grande qualità proclamata dalla Regione Piemonte vino dell’anno 2025

L’assessore regionale all’agricoltura Paolo Bongioanni: “Il più antico metodo classico d’Italia ha potenzialità straordinarie, ma occorre recuperare – e la cosa vale per l’intero segmento del vino – un gap di comunicazione che finora ne ha impedito l’apprezzamento effettivo”

Alta Langa: una bollicina dai piccoli numeri ma di grande qualità vino dell’anno 2025

Alta Langa: una bollicina dai piccoli numeri ma di grande qualità vino dell’anno 2025

L’Alta Langa è un grande vino, con una storia pregressa notevole, con una presenza in ben tre province piemontesi e con grandissime potenzialità. Ed è per questo che è stato proclamato dalla Regione Piemonte vino dell’anno 2025.

Tutto questo non è però sufficiente: molto spesso al pari dell’Alta Langa, anche il vino piemontese globalmente inteso, rimane nell’ombra: Toscana, Sicilia e Veneto, ad esempio, hanno trasformato i loro vini in ambasciatori del loro territorio, mentre il Piemonte – ed è lo stesso assessore regionale all’agricoltura Paolo Bongioanni a segnalarlo – continua ad arrancare. Ed è per questo che la Regione sta avviando un processo volto a trasformare il Piemonte in un brand capace, attraverso i suoi prodotti di far conoscere il suo territorio.

Un marchio Piemonte per contraddistinguere il vino prodotto

Va detto subito che non sarà obbligatorio e ciascun produttore potrà decidere se inserirlo o meno in etichetta. "Ad essere però allo studio, visto che al momento non è contemplata – ha spiegato Francesco Monchiero, presidente di Piemonte Land of Wine – è proprio la possibilità di inserire nell’etichetta di tutte le bottiglie prodotte sul nostro territorio un’indicazione capace di evocare il Piemonte. In questo modo diverrà possibile trasformare il vino piemontese in uno straordinario veicolo di promozione della nostra regione, facendone al pari di quello che già accade per esempio nelle aree vitivinicole francesi di Borgogna e Champagne uno strumento per valorizzare in modo complessivo il nostro territorio". 

Una qualità da spendere su nuovi mercati

"Quello che si avvia oggi – ha spiegato l’assessore regionale Paolo Bongioanni – è un percorso nuovo di comunicazione dei prodotti piemontesi e del vino. Oggi rischiamo di essere un po’ paralizzati dall’idea dei dazi minacciati da Trump. Non saranno però i dazi a fermare l’esportazione piemontese. Intanto perché la qualità dei nostri prodotti – e l’Alta Langa ne è la riprova - è riconosciuta a livello internazionale, ma anche perché esistono mercati enormi ancora inesplorati, nei quali però l’eco della nostra qualità è già arrivato. Ed è proprio questa eco che dobbiamo trasformare, ed anche velocemente, in un’opportunità, facendo innanzitutto del vino l’ambasciatore del Piemonte, richiamando sul territorio un turismo davvero di qualità".

Piergiuseppe Bernardi

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