Politica - 10 marzo 2025, 07:36

Eliminazione delle barriere architettoniche: finita la parte studio di Comune e Politecnico, ora si punta alla fase 2

Dopo la mozione presentata dal consigliere Angelo Catanzaro, la Città ha iniziato a muoversi verso la realizzazione del PEBA

Immagine di repertorio

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Torino si sta muovendo verso l'eliminazione delle barriere architettoniche? I Comuni italiani avrebbero dovuto dotarsi del PEBA, ovvero il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, dal 1986, ma in molte città non è mai stato messo in pratica e sono ancora troppo frequenti marciapiedi senza scivolo, gradini, scalini e percorsi dove persone a mobilità ridotta non riescono a passare.

I primi passi mossi solo nel 2023

La Città di Torino ha iniziato seriamente a lavorare alla sua attuazione solo a partire da settembre 2023, in seguito all'approvazione della mozione del consigliere Pd Angelo Catanzaro, che chiedeva un'accelerata sulla questione, e alla nomina del nuovo disability manager del Comune Antonino Calvano, figura vacante dal 2021.

Il gruppo di lavoro del Politecnico

Da lì, la Giunta ha istituito un tavolo tra più assessorati competenti per realizzare un piano di mappatura delle barriere architettoniche, e la prima fase di studio si è conclusa questo dicembre. A occuparsene è stato un gruppo di ricerca del Politecnico di Torino, guidato dal professore Lorenzo Savio, che ha impostato un'analisi metodologica che servirà da punto di partenza della prossima fase che dovrebbe terminare a fine 2025.

Non solo disabili, anche anziani o infortunati

Come spiegato dall'assessore alla manutenzione della viabilità Francesco Tresso durante un incontro con la Circoscrizione 1, che aveva chiesto aggiornamenti sul piano, non sarà facile attuare la maggior parte degli interventi necessari, a causa del costo elevato. L'abbattimento delle barriere architettoniche interessa non solo chi è in sedia a rotelle o ha una disabilità motoria, ma anche anziani e persone che si trovano in condizione di mobilità ridotta temporaneamente, ad esempio in seguito a infortuni o incidenti.

Attesa per la seconda fase dello studio

Per sapere la quota di interventi che il Comune riuscirà a realizzare bisognerà aspettare la fine della seconda fase di studio e l'identificazione degli interventi che sarà possibile inserire a bilancio.

Ad oggi, la Giunta ha stanziato 100 mila euro per l'attuazione del Piano per l'accessibilità, a cui vanno sommati 20 mila euro da ricevere tramite un bando regionale a cui il Comune ha partecipato.

Francesco Capuano

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