Falchera si stringe nel dolore per la scomparsa di Rodolfo Grasso, punto di riferimento del quartiere, tanto da essere stato soprannominato il "sindaco". Una folla commossa ha riempito la Chiesa di San Pio X per l’ultimo saluto, tra associazioni, conoscenti e rappresentanti delle istituzioni.
Tutto l'affetto di Falchera
Grasso è stato un simbolo per la comunità, indimenticabile per il suo impegno come leader e presidente del Comitato per lo Sviluppo di Falchera, dove da molti era considerato il vero ponte tra il quartiere e la politica.
L’affetto nei suoi confronti è stato palpabile: la chiesa, già gremita prima dell'inizio della liturgia, non è riuscita a contenere tutti i presenti, molti dei quali sono rimasti all’esterno per rendergli omaggio.
Il ricordo delle figlie Sara e Ilaria
Un tributo a un uomo che ha lasciato un segno indelebile sul territorio. "Hai sempre creduto nell'importanza della famiglia, del lavoro e dei legami tra le persone – raccontano le figlie di Rodolfo, Sara e Ilaria – Per te il quartiere era una famiglia più grande, a cui dedicare tempo, energie e responsabilità. Ci hai insegnato a tendere la mano a chi ha più bisogno e, oggi, la chiesa piena dimostra quanto sia stato importante il segno che hai lasciato in tutti noi".
A rendergli omaggio anche molte autorità politiche, tra cui l'assessora alle Politiche Sociali Carlotta Salerno, presente con la fascia tricolore in rappresentanza della Città, il senatore Andrea Giorgis, la consigliera regionale Nadia Conticelli, l'assessore al Verde Pubblico Francesco Tresso e il presidente della Circoscrizione 6, Valerio Lomanto.
I commenti
"La chiesa gremita e il piazzale colmo di persone dicono già molto di Rodolfo, un uomo che ha saputo amare e combattere per vedere mantenute le promesse – ha spiegato Carlotta Salerno – È rimasto sempre fedele a se stesso per il bene di Falchera. Si fermava sempre a chiedere come andavano le cose, sia nella vita privata che in politica. Non cercava palcoscenici né riflettori, ma era una persona generosa e altruista: la forza del suo esempio era davvero trascinante".
"Lascia un grande vuoto a Falchera e, al tempo stesso, un segno profondo e bello – ha dichiarato l'onorevole Andrea Giorgis – È stato un esempio di impegno e generosità, che continuerà a dare fiducia e speranza".
"Sicuramente una grande perdita, perché ha dedicato la sua vita al quartiere, che era il suo grande amore – racconta Michele Celentano, consigliere della Circoscrizione 6 e residente a Falchera – Era il vero tramite tra il quartiere e le istituzioni. Non si è mai risparmiato nel coinvolgere la comunità in eventi e progetti. È stato un riferimento fondamentale, e oggi lascia un vuoto enorme. L'ho visto sabato in ospedale, sono passato per salutarlo e, come sempre, abbiamo sorriso insieme".
Le associazioni e il ricordo dei residenti
"Eri sempre il primo a segnalare le criticità e tutti ti ascoltavano. Riuscivi a far sì che il quartiere fosse sempre nell’agenda delle istituzioni, e lo facevi da solo – ricorda Alessandro Avramo, farmacista di Falchera – Caro Rodolfo, sono felice di averti salutato martedì mattina, quando per l'ultima volta mi hai regalato il tuo solito affettuoso sorriso".
"Lui è stato tra i primi a comprendere la reale importanza del nostro progetto della Nida, quando ancora molti nutrivano diffidenza – ha dichiarato Walter Galliano, presidente dell'associazione Nida – Mi ha sempre detto di non mollare, perché credeva in ciò che stavamo facendo e nel suo valore per il territorio. Se oggi siamo ancora qui a combattere è soprattutto grazie alla sua stima".
Al termine del funerale, la folla si è raccolta nel piazzale antistante la chiesa per dare l’ultimo saluto a Rodolfo. Come segno di riconoscenza, la comunità e i suoi cari hanno firmato una sua foto, lasciando un ultimo messaggio d'affetto.