Giuseppe Filippone, 58 anni, è il nuovo segretario generale di Cisl Torino e provincia. La proclamazione è arrivata questa mattina in occasione del consiglio generale che si è tenuto all’hotel Concord. Raccoglie il testimone da Domenico Lo Bianco, al passaggio di testimone dopo 12 anni.
Automotive la prima preoccupazione
“La prima preoccupazione per questo territorio è l’automotive, con tutta la sua filiera. Dobbiamo re-industrializzare questo territorio portando occupazione buona. I numeri ci sono, ma spesso non sono impieghi solidi come può garantire l’industria”.
Impossibile non guardare però anche agli altri settori. “Altri ambiti come l’aerospazio sembrano in crescita - prosegue - Nel nostro territorio i comparti sono diversificati e la crisi sta toccando quasi tutti i settori. Ma ci sono punte di eccellenza come l’Aerospazio su cui dovremmo puntare. Ma servono anche professionalità adeguate e quindi dobbiamo puntare sulla formazione”.
Congresso e priorità
Ad aprile, il 3 e 4, si terrà il primo Congresso da segretario: “Porteremo uno studio sulle criticità di un territorio in evoluzione, ma porteremo anche alcune nostre proposte su come uscirne. Serve più occupazione e occupazione buona”.
I prossimi mesi saranno anche per riallacciare rapporti con le altre sigle. “L’unitarietà è importante, ma soltanto se espressa nel merito e non se si fa demagogia. Bisogna entrare nel merito dei problemi. Ma noi restiamo comunque assolutamente aperti al dialogo”.
Fumarola: “Auto, bene Europa ma non basta”
Alla proclamazione di Filippone anche Daniela Fumarola, neo leader nazionale di Cisl. “Abbiamo apprezzato gli interventi dell’Europa come gli incentivi sull’acquisto di auto elettriche e i sostegni per le batterie. Ma non è sufficiente. È importante che in Italia e a Torino si faccia qualcosa e aspettiamo notizie da Stellantis. Abbiamo bisogno di ricerca e sviluppo per tutelare filiera e lavoro”.
E sui rapporti con le altre sigle aggiunge: “Non abbiamo mai abbandonato l’idea di un’azione unitaria. Ci siamo divisi su metodo e su contenuti. Siamo aperto a dialogo, ma con maggiore approfondimento e confronto”.
Infine, dopo le nuove iniziative di protesta per il rinnovo del Contratto dei metalmeccanici, “serve riaprire una trattativa che tenga conto delle necessità dì entrambi”.