Attualità - 05 marzo 2025, 15:48

Pitbull morto al Parco Stura, Enpa: "Quadro sempre più preoccupante, aumentati i maltrattamenti particolarmente crudeli"

L'associazione nazionale: "I cani sono le vittime principali. Allarmante è il coinvolgimento dei minorenni, responsabili del 5% dei reati"

Pitbull morto al Parco Stura, Enpa: "Quadro sempre più preoccupante, aumentati i maltrattamenti particolarmente crudeli"

"Il caso di Torino si inserisce in un quadro sempre più preoccupante. Nel 2024 i casi di maltrattamento sono stati 1.153, mentre le uccisioni di animali hanno raggiunto quota 924. I cani sono le vittime principali (44,83%), seguiti dai gatti (20,69%). Ancora più allarmante è il coinvolgimento dei minorenni, responsabili del 5% dei reati segnalati, spesso con atti di estrema crudeltà" così l'Enpa nazionale torna sulla vicenda del pitbull trovato morto in una valigia nel Parco Stura.

Di fronte a questa escalation, le richieste di riconoscimento della pericolosità sociale da parte dell’Enpa sono passate dal 5% del 2023 al 19,5% nel 2024, segnale che la violenza sugli animali è spesso il preludio ad altre forme di pericolosità per la comunità.

Enpa: “Proteggere gli animali significa proteggere la società”

Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa, lancia un appello:

“La crudeltà contro un animale non è un episodio isolato, ma un campanello d’allarme che non possiamo ignorare. Episodi come quello di Torino raccontano una realtà socialmente deviata. Il ritrovamento di questo giovane pitbull in queste modalità ci lascia immaginare il peggio. 

Denunciare è il primo passo per fermare la catena di violenza. Sempre più spesso, atti di crudeltà sugli animali vengono esibiti come trofei sui social, rendendo il fenomeno ancora più inquietante”.

Cosa fare se si assiste a un maltrattamento

Enpa invita i cittadini a segnalare ogni abuso sugli animali, contattando le autorità competenti o rivolgendosi alle sedi territoriali dell’associazione. Ogni denuncia può fare la differenza, non solo per l’animale coinvolto, ma per la sicurezza dell’intera comunità.

Il caso del Pit Bull di Torino non deve restare un episodio isolato nel dibattito pubblico: serve una presa di coscienza collettiva per contrastare i maltrattamenti e garantire agli animali maggiore tutela, riconoscendo la crudeltà nei loro confronti come un serio segnale di pericolosità sociale.

comunicato stampa

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