Cronaca - 02 marzo 2025, 18:00

Camperisti in fuga dal Caio Mario: “Troppi atti vandalici e furti” [FOTO]

Recensioni negative sul web: "Occupazioni abusive continue". E mercoledì se ne discute in Circoscrizione 2

Al park Caio Mario è allarme parcheggi abusivi

Al park Caio Mario è allarme parcheggi abusivi

Il parcheggio Caio Mario, situato nell'omonimo piazzale, non fa rima con sicurezza. Ne sono convinti sia gli stessi frequentatori sia i residenti del quartiere che più volte hanno denunciato furti e atti vandalici alle forze dell'ordine. Una situazione che dura da molto tempo e che mercoledì pomeriggio prossimo, nella sede della Circoscrizione 2, sarà oggetto di una profonda analisi. 

Sicurezza assente

Entrare è semplice, uscire pure. Persino rubare. Almeno secondo i cittadini che abbiamo intervistato. "Alcuni abusivi hanno persino portato via un camper a una coppia di austriaci. E' successo la scorsa estate" rivela una residente. E poi i vetri rotti, qualche occupazione di troppo. "Ci sono alcuni nomadi che si accampano qui, non pagano e vanno via quando fa comodo a loro". E infine lo stato di abbandono nei pressi di via Rignon: con bombole del gas, materassi ed escrementi. Fattore che ha portato il coordinatore all'Urbanistica della 2, Alessandro Nucera, a scrivere al prefetto, al questore e alla Città per chiedere provvedimenti.

[I cartelli del parcheggio]

Le recensioni

Non bastasse tutto questo ecco anche la spada di Damocle delle recensioni negative. Il parcheggio, non custodito, offre 57 posti ed è frequentato da molti camperisti, italiani e non, in visita a Torino. Durante i ponti o in estate. Tuttavia da un annetto a questa parte sono spiccate numerose accuse incentrate proprio sulla mancanza di sicurezza.

[L'ingresso del Caio Mario]

Quale futuro?

Sul problema chiede chiarimenti il consigliere del gruppo "Noi progettiamo per la 2", Davide Schirru. "Gtt è l'azienda che gestisce il trasporto pubblico e i parcheggi e non ha compiti di gestione dell'ordine pubblico che è il problema di cui di sta parlando - spiega Schirru -. L'amministrazione comunale deve, quindi, fare una riflessione su quale futuro voglia dare a quest'area e, di conseguenza, deve intervenire con i necessari provvedimenti per ripristinare una situazione di normale civile convivenza".

Philippe Versienti

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