Centro - 02 marzo 2025, 17:01

Extinction Rebellion occupa il museo di Intesa Sanpaolo contro gli investimenti fossili [FOTO]

Il movimento denuncia gli ingenti investimenti di Intesa Sanpaolo: "Minacciano ambiente e popolazioni vulnerabili"

La protesta degli attivisti di Extinction Rebellion

La protesta degli attivisti di Extinction Rebellion

Extinction Rebellion torna in azione a Torino. Nell’ultimo giorno della mostra "American Nature" alle Gallerie di Italia di Torino, mostra che celebra le antiche foreste americane e  le popolazioni che le proteggono, una trentina di persone hanno occupato simbolicamente una delle sale principali, in segno di protesta con gli investimenti dannosi di Intesa Sanpaolo, banca proprietaria del museo. Dopo essere entrate con regolare biglietto, si sono sdraiate nella stanza dedicata ai danni causati dai combustibili fossili, per rappresentare la morte e la distruzione che le scelte della banca torinese stanno invece provocando. All’esterno, altre persone hanno attaccato sulla vetrina degli uffici legali della banca gli stessi cartelli mostrati all'interno del museo.

"Questa mostra celebra la natura e coloro che cercano di preservarla. Esattamente l’opposto di ciò che sta facendo Intesa Sanpaolo, la banca in Italia che investe di più nei combustibili fossili causando enormi danni ambientali e sociali" dichiara Sofia.

Tra il 2016 e il 2023 Intesa Sanpaolo ha infatti investito 1,3 miliardi di dollari in progetti ad alto impatto sugli ecosistemi,  l’istituzione finanziaria italiana che destina le maggiori risorse ai principali attori operanti in settori inquinanti.  “I soldi che Intesa Sanpaolo oggi investe in gas e petrolio sono proprio ciò che contribuirà a causare le stesse morti e gli stessi danni che questa mostra oggi racconta” aggiunge Sofia. Investimenti che continueranno nei prossimi anni su progetti di trasporto e estrazione di combustibili fossili, come il  megaterminale per il gas naturale liquefatto che verrebbe finanziato in Texas con 1,08 miliardi o la nuova piattaforma Coral North per l'estrazione e liquefazione del gas al largo delle coste del Mozambico. Dal 2010, lo sfruttamento della terza maggiore riserva di gas in Africa - 2,8 mila miliardi di metri cubi - ha attratto nel Paese le maggiori compagnie fossili, ma il debito del Paese è cresciuto, il tasso di povertà e di disuguaglianza sono aumentati e la zona di Capo Delgado è teatro di un violento conflitto che prosegue dal 2017.

Su queste pareti ci sono le storie di persone che hanno persona la vita e che sono state perseguitate per aver provato a difendere la terra. La banca proprietaria di questo museo è la stessa banca che ha denunciato più volte dei cittadini che chiedevano di abbandonare gli investimenti nel fossile”.  Il riferimento è in particolare a due episodi. Il primo, la denuncia per violazione di domicilio contro una persona che aveva attaccato all’interno del Grattacielo Sanpaolo dei volantini con lo scotch, sui quali erano riportati i dati degli investimenti della banca nel fossile. Il secondo, la denuncia per imbrattamento nei confronti di quattro persone che hanno disegnato la scritta “Fuori dal fossile” all’ingresso del grattacielo. Entrambe le accuse archiviate dalla magistratura, che confermano un quadro di criminalizzazione di chi protesta per clima e biodiversità.

L’iniziativa di oggi è anche il primo appuntamento di una mobilitazione nazionale appena lanciata da Extinction Rebellion. Proprio ieri, tutte le pagine di Extinction Rebellion hanno annunciato l’inizio di una nuova campagna di mobilitazione, la “Primavera Rumorosa”. Una campagna che sarà diffusa in tutta Italia nei prossimi mesi e convergerà a Roma dal 25 aprile al 1° maggio, per una settimana di marce, manifestazioni nonviolente e concerti. La manifestazione nei confronti di Intesa Sanpaolo è quindi la prima iniziativa con cui il movimento invita la cittadinanza a unirsi e scendere insieme in piazza per una “Primavera Rumorosa” di fronte alle politiche del governo e ai colossi del fossile, in nome della giustizia climatica, lavorativa e sociale.

Comunicato stampa

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