Attualità - 27 febbraio 2025, 19:05

I disturbi alimentari sono in aumento anche tra i più piccoli, ecco come leggere i sintomi dei figli [VIDEO INTERVISTA]

Ai microfoni di DixTV la presidente dell'associazione Lo Specchio Ritrovato, che raccoglie i genitori con figli in cura nei Centri Regionali di Salute Mentale per supportarsi e fornire assistenza alle famiglie

Disturbi alimentari in aumento anche tra i più piccoli, come leggere i sintomi dei figli

Disturbi alimentari in aumento anche tra i più piccoli, come leggere i sintomi dei figli

Rimuovere e diminuire alcuni alimenti, andare in bagno dopo i pasti, peggiorare a scuola e incrementare l'attività fisica: sono solo alcuni dei segnali che possono indicare lo svilupparsi di un disturbo alimentare in ragazzi e bambini. La dottoressa Cristiana Ivaldi, presidente de Lo Specchio Ritrovato, ha parlato proprio di questo su DixTV, raccontando le attività dell'associazione, i disturbi alimentari dei ragazzi e le sfide per la sanità pubblica per queste patologie purtroppo in crescita tra gli adolescenti ma che stanno colpendo anche i bambini più piccoli.

"Nell'ultimo periodo, ogni settimana abbiamo una famiglia in più che ci scrive e viene nel gruppo - ha spiegato Ivaldi - I dati dicono che i disturbi alimentari sono in aumento tra i maggiorenni del 30-40% e raddoppiati tra i piccoli. Nell'associazione abbiamo una ragazza di 12 anni e tre di 15. La pandemia ha segnato un punto di svolta in negativo, anche acclarato dalla letteratura scientifica: sui giovani ha avuto un impatto devastante".

L'associazione Lo Specchio Ritrovato - che gestisce uno sportello psicologico in via Dego 6 col patrocinio della Circoscrizione 1 - accoglie i genitori dei figli che presentano disturbi dell'alimentazione, per fornire supporto e assistenza alle famiglie oltre che ai ragazzi. Lo scopo dell'associazione è offrire un sostegno oltre i percorsi di cura, parallelo a quello dato dai centri regionali di riferimento. "Il nostro supporto - ha spiegato - è innanzitutto accogliere chi soffre per il proprio figlio, disorientato da quello che gli sta succedendo. Le famiglie hanno bisogno di condividere la sofferenza, il senso di impotenza, il dolore che si prova nel vedere un figlio che si ammala in modo inaspettato e sembra non ci sia niente da fare. Offriamo un luogo dove venire a portare la propria disperazione e le proprie domande. Si tratta di un gruppo di auto mutuo aiuto dove le famiglie sono tra pari, nessuno ha la soluzione ma ognuno porta la propria esperienza".

Ma come si può capire se la propria figlia o il proprio figlio stanno scivolando verso un disturbo dell'alimentazione? L'esperienza di Cristiana Ivaldi le permette di poter dare qualche consiglio in merito: "I sintomi sono graduali e incrementano, nel caso dell'anoressia il ragazzo comincia a mangiare sempre di meno e eliminare certi alimenti fino ad alimentarsi pochissimo. I primi alimenti eliminati solitamente sono i carboidrati, via via riducono le quantità. I pasti sono rallentati, si gioca col cibo, si mangia lentamente e avanzare le cose nel piatto. Da tenere d'occhio quando i ragazzi dopo il pasto vanno in bagno. Alcuni per diminuire di peso usano lassativi. Questi ragazzi si vedono sempre grassi e mai magri abbastanza, si coprono il corpo perché lo ritengono non adeguato e a volte ci sono comportamenti autolesionisti. Poi normalmente sono giovani che hanno ottime performance scolastiche fino a quel momento, ragazzi primi della classe e perfezionisti, campioni nello sport. Attenzione quando cominciano a incrementare sempre più l'attività fisica e avere un calo scolastico. Per non consumare, iniziano anche a eliminare momenti di socializzazione".

Qualche giorno fa, l'associazione è stata ricevuta in commissione sanità del Consiglio Regionale per portare suggerimenti, osservazioni e critiche. "Abbiamo sottolineato l'insufficienza dell'offerta pubblica - ha raccontato Ivaldi - I servizi nel pubblico sono i più adeguati, il pubblico deve essere la risposta di cura. Nei Csm ci vuole personale formato specificamente sui disturbi dei comportamenti alimentari, ora non sempre c'è e i ragazzi a volte non vanno più a servizio perché non si sentono presi in carico in modo adeguato. Nei nuovi 'LEA', le prestazioni essenziali di assistenza, sono stati 'dimenticate' le prestazioni di tipo dietologico, è un paradosso".

Il 15 marzo sarà la Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, occasione per sensibilizzare sui disturbi alimentari e l'associazione Lo Specchio Ritrovato ha in serbo alcune iniziative. "Per la sensibilizzazione su questi temi e una raccolta fondi che ci permetta di sostenerci abbiamo in programma una giornata all'aperto al Parco del Valentino, con una passeggiata non competitiva dal piazzale col Monumento Amedeo di Savoia fino alla Fontana dei 12 mesi. Ci sarà lo psicologo Alberto Taverna che farà una corsa lunga tutta la giornata per sottolineare la nostra resilienza".

Segui l'intervista completa su DixTV:

Francesco Capuano

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