Cronaca - 25 febbraio 2025, 12:02

Combattimenti clandestini tra cani, a Imperia il processo (con due torinesi coinvolti) termina tra assoluzioni e prescrizioni

Cade l'aggravante della transnazionalità e quindi i fatti, essendo del 2015, non sono più perseguibili

Immagini di combattimenti tra cani e il tribunale di Imperia

Immagini di combattimenti tra cani e il tribunale di Imperia

I reati sono tutti prescritti. Lo ha stabilito stamani il Tribunale di Imperia, presieduto da Carlo Indellicati, chiamato a decidere su uno dei 'tronconi' del processo riguardante l'inchiesta che ha svelato un giro di combattimenti clandestini tra cani nell'estremo Ponente ligure, in particolare a Ventimiglia. Non essendo stata riconosciuta l'aggravante della transnazionalità, alle accuse contestate, è quindi intervenuta la prescrizione.

Termina quindi il processo per i 5 imputati alla sbarra. Nel novembre scorso la Procura di Imperia chiese tre anni di reclusione per Stefano Bassanese, 48enne di Torino mentre per Maurizio Accardo (di Ventimiglia) e Maurizio Vicinanza (di Torino), la richiesta è stata di 3 anni e 6 mesi oltre a seimila euro di multa. Infine per Alessandro Accardo (anche lui di Ventimiglia e fratello di Maurizio) e Domenico Surace (di Sanremo) è stato chiesto un anno e 8 mesi di reclusione. 

Le uniche assoluzioni nel merito il Tribunale le ha decretate invece, per Maurizio e Alessandro Accardo, indagati per il reato di ricettazione per alcuni video di combattimenti tra cani trovati negli smartphone degli imputati. I giudici hanno stabilito che "il fatto non sussiste". 

L’indagine condotta dalla Squadra Mobile del capoluogo risale al 2015 quando i poliziotti del commissariato di Ventimiglia scoprirono un allevamento di cani che versavano in precarie condizioni di salute ed in particolare gli animali avevano ferite riconducibili a combattimenti. Nel blitz compiuto dagli agenti in provincia di Pavia venne proprio interrotto un combattimento clandestino ed inoltre, vennero sequestrati farmaci, video, e materiale d’allenamento al combattimento. Ma il giro illecito era molto più vasto ed è arrivato sino in Serbia.

I fratelli Maurizio e Alessandro Accardo, originari di Ventimiglia, insieme a Domenico Luigi Surace, classe 1991 nativo di Gioia Tauro nel reggino e domiciliato a Sanremo, tutti e tre difesi dal legale Alessandro Mager, Stefano Bassanese, classe 1976 di Torino e Maurizio Vicinanza, classe 1978 di Torino, erano gli unici indagati ad essere accusati del reato di associazione per delinquere finalizzata al combattimento tra cani. Ed in particolare i cinque erano accusati di aver organizzato “la compravendita o lo scambio di cani di grossa taglia (di tipo molossoide), prevalentemente sprovvisti di micro-chip, su tutto il territorio nazionale, è scritto nel capo di imputazione, ovvero alla loro importazione dall’estero, per poi allevarli e addestrarli alle illecite competizioni”. I cinque  erano accusati di aver “allevato, in varie località del territorio nazionale (tra cui le provincie di Imperia, Teramo e Pavia), cani di grossa taglia (di tipo molossoide) per impiegarli nei combattimenti, sottoponendo gli animali a condizioni di isolamento, a diete rigide, a continua tensione psichica, nonché alla somministrazione di sostanze stupefacenti o vietate, del tipo nandrolone (in particolare, Decadurabolin), condotta complessiva finalizzata a potenziarne la muscolatura, ad aumentarne in modo innaturale l’aggressività, a desensibilizzarli rispetto all’anomala attività di allenamento, nonché causa di un danno alla salute degli animali e della morte di un numero indeterminato di esemplari”.

Ma anche di "aver organizzato e aver partecipato, in varie località del territorio italiano (tra cui le province di Imperia e Pavia) e all’estero (Serbia), a combattimenti tra cani che, in alcuni casi, provocavano il decesso o la 'scomparsa' degli animali, scambiandosi, attraverso piattaforme informatiche, informazioni circa i luoghi degli eventi; i contendenti e i risultati ottenuti negli incontri dagli altri associati, nonché materiale audio-video degli animali e dei combattimenti” e di “aver organizzato scommesse clandestine sui combattimenti tra i cani degli associati e di altri soggetti non identificati; combattimenti svoltisi in diverse parti del territorio nazionale (tra cui le province di Imperia e Pavia) e all’estero (Serbia) e che, in alcuni casi determinavano il decesso degli animali o la loro “scomparsa”. Per l'accusa Maurizio Accardo, Maurizio Vicinanza e Stefano Bassanese avrebbero ricoperto i ruolo di organizzatori dell'associazione mentre Alessandro Accardo e Domenico Luigi Surace sarebbero stati 'partecipi'.

Per preparare i cani, principalmente pitbull e dogo argentini, ai combattimenti alcuni indagati li avrebbero costretti a subire 'fatiche insopportabili'diete rigide prive di acqua, a base di sostanze eccitanti, come the, carinitina, e supradin, nonché li costringevano a tenere al collo pesi e a ricevere sostanze stupefacenti e vietate come il nandrolone. Alcuni dei combattimenti sarebbero avvenuti a Vallecrosia. Nel procedimento erano indicati quali persone offese la Lav, 'Lega anti-vivisezione onlus' rappresentata dall’avvocato Piera Poillucci, e l’Anpana, 'Associazione nazionale protezione animali, natura e ambiente' rappresentata dal legale Maria Morena Suarìa.

redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A FEBBRAIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU