Politica - 24 febbraio 2025, 11:59

Ospedale di Lanzo, opposizioni all'attacco: "Chiudono gli ambulatori e diminuiscono i servizi: quale futuro per la struttura?"

Il Pd e il Movimento Cinque stelle chiedono chiarezza sul futuro della struttura: "Nessuna traccia degli investimenti promessi, scongiurare la privatizzazione".

ospedale con indicazioni

Pd e Movimento Cinque stelle incalzano la Giunta sul futuro dell'ospedale di Lanzo

Quale destino per l'ospedale di Lanzo? Se lo chiedono i residenti, soprattutto quelli che compongono il comitato a difesa dell'ospedale, ma se lo chiedono anche le forze di opposizione in Regione, che incalzano la giunta Cirio.

"Le preoccupazioni espresse dal Comitato a difesa dell’ospedale di Lanzo sono concrete e condivisibili - dice Alberto Avetta, consigliere regionale Pd -: le dimissioni del responsabile del reparto di medicina e la chiusura degli ambulatori di ecodoppler e geriatria sono le prove di una riduzione dei servizi che penalizza i cittadini costretti a rivolgersi o a Cirié o al privato. La Regione Piemonte con quali strumenti e con quali tempistiche intende intervenire per garantire ai cittadini di Lanzo e delle sue valli il diritto alla salute? Oppure si deve accettare il progressivo svuotamento di questo presidio sanitario, con l’esito che abbiamo già visto verificarsi altrove?".

Question time in Regione

Dai Dem, in particolare, è stato presentato un question time sul tema: "Chiudere servizi a Lanzo vuol dire scaricare pazienti su Cirié e creare disagi ai valligiani, nonostante questa zona sia riconosciuta come “area interna” e la Regione Piemonte dovrebbe impegnarsi a garantire i servizi fondamentali. L’AslTO4 è un territorio molto ampio e complesso, e più volte abbiamo sollecitato la Regione ad un impegno concreto per mettere i nostri ospedali, da Chivasso a Ivrea, da Cirié e Lanzo a Cuorgné, nelle condizioni di operare al meglio, con strumenti moderni e soprattutto con nuove assunzioni. Da qualche settimana assistiamo a tanti annunci teorici sul nuovo piano socio-sanitario che dovrebbe individuare gli obiettivi e le modalità concrete per raggiungerli. Ma di fatto, ad oggi, ancora troppo spesso assistiamo alla politica della coperta corta tirata da un lato, per coprire buchi ma inevitabilmente lasciando sguarnito qualche altro lato".

E sulla stessa lunghezza d'onda si muove anche il Movimento Cinque stelle, per voce dei consiglieri Sarah Disabato, capogruppo M5S e Alberto Unia. "Basta ambiguità, basta incertezze. È il momento di fare chiarezza sul futuro dell’ospedale di Lanzo, un presidio sanitario fondamentale per il territorio che, negli ultimi anni, è stato purtroppo oggetto di continui tagli e di una progressiva dismissione dei servizi". 

Dal Covid in poi

"Le ultime notizie sono preoccupanti - insistono -. Il reparto di medicina interna attualmente presenta un tasso di occupazione minore del 50% e la riduzione dei ricoveri pone seri dubbi sulla volontà di investire sulla struttura, nonostante la sua importanza per le Valli. Contemporaneamente, assistiamo all’ingiustificabile chiusura degli ambulatori di ecodoppler e di geriatria, fiori all’occhiello del presidio ospedaliero lanzese. Tutto ciò si aggiunge, solo per citare gli ultimi anni, alla chiusura del Pronto soccorso, avvenuta nel 2020 in piena emergenza Covid, con la promessa di riorganizzare e rilanciare il servizio che non ha mai trovato attuazione. Senza dimenticare gli annunci in pompa magna del presidente Cirio, in piena campagna elettorale, che con 300mila euro di investimenti sembrava dovesse risollevare le sorti del nosocomio. Tutte chiacchiere".

No ai privati

"Si continua inoltre a vociferare su ipotesi di privatizzazione dell’intero ospedale o, appunto, del pronto soccorso. Ipotesi che vanno accantonate senza se e senza ma, a difesa di una sanità pubblica svincolata dalle esigenze dei privati - concludono i consiglieri grillini -. La Giunta Cirio è la prima responsabile di quanto sta accadendo. Come Movimento 5 Stelle chiederemo un'informativa sul tema all'Assessore Riboldi in Commissione Sanità e presenteremo un’interrogazione urgente che sarà discussa in Consiglio regionale. Non possiamo permettere che le Valli di Lanzo perdano il loro ospedale". 

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