In occasione della Giornata nazionale del Braille e della Giornata mondiale della difesa dell’identità linguistica promossa dall’Unesco, le Biblioteche civiche torinesi e il Servizio Disabilità sensoriali della Città di Torino celebrano i 200 anni del sistema di lettura Braille con l'iniziativa Toccare la musica.
L’appuntamento di questo pomeriggio, dalle ore 16 alle 18 nella biblioteca civica Centrale di via della Cittadella 5, rientra nella seconda edizione di Toccare per Leggere, una settimana di attività tra letture, laboratori e incontri con le scuole, e vedrà la partecipazione dell'assessora alla Cultura della Città di Torino Rosanna Purchia.
Spazi di conoscenza
"Con Toccare per Leggere, le biblioteche si confermano come spazi di conoscenza condivisa e luoghi di crescita per tutta la comunità", dichiara l’assessora alla Cultura Rosanna Purchia. "Questa iniziativa è un'occasione di riflessione sull'importanza di garantire a tutte e tutti, indipendentemente dalle capacità sensoriali, un accesso equo alla lettura. La cultura deve essere un diritto universale, non un privilegio, e attraverso eventi come questo possiamo rafforzare l’impegno di Torino nel diventare una città sempre più accogliente e inclusiva".
"Con questa iniziativa Torino celebra in modo significativo il 200° anniversario del sistema Braille attraverso un programma di eventi che si inseriscono perfettamente nella nostra visione di città inclusiva", afferma l’assessore alle Politiche sociali Jacopo Rosatelli. "Gli spazi delle biblioteche diventano ancora una volta luogo di incontro e di condivisione, con attività che al tempo stesso promuovono la cultura e abbattono le barriere all’accessibilità. Il Braille infatti non è solo un sistema di scrittura, ma un potente strumento che permette a chi ha disabilità visive di poter accedere a una vasta gamma di conoscenze e a una piena partecipazione alla vita sociale. Iniziative come Toccare per Leggere sono quindi fondamentali per la costruzione di una società dei diritti per tutte e tutti".
Dopo i saluti istituzionali, Marco Bongi (Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti) illustrerà l'alfabeto e il metodo di lettura degli spartiti musicali inventati da Louis Braille. A seguire, Angelo Panzarea (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) racconterà l’uso del Braille musicale oggi e il fondo della Biblioteca Braille, che raccoglie 2240 documenti, circa metà dei quali sono spartiti di musica in caratteri Braille. Gli interventi saranno intervallati dalle esecuzioni dal vivo per violoncello e chitarra dei musicisti Lorenzo Montanaro e Roberto Turolla. Un'occasione per scoprire come il sistema Braille possa superare ogni barriera e per confermare il ruolo delle biblioteche come luoghi di cultura inclusiva e accessibile.
L'iniziativa Toccare per Leggere è realizzata dalle Biblioteche civiche torinesi e dal Servizio disabilità Sensoriali della Città di Torino e organizzata con le sezioni territoriali dell'U.I.C.I. e dell'A.P.R.I, in collaborazione con l'Associazione ConTatto.
Incontro di riflessione
Inoltre in occasione della XVIII Giornata Nazionale del Braille, sabato 22 febbraio (dalle 9.30 alle 12.30), nell’aula magna del liceo D’Azeglio (via Parini 8), l’Uici del Piemonte organizza un incontro di riflessione e dialogo. Non una celebrazione ingessata e formale, ma, al contrario, un’occasione per condividere esperienze di vita e per ripercorrere una storia - quella del Braille e del suo geniale inventore, Louis Braille appunto, un adolescente irrequieto e capace di sognare in grande – che ancora oggi sorprende e incoraggia. L’invito dunque non è rivolto solo agli addetti ai lavori (docenti, educatori, familiari di persone con disabilità visiva), ma a tutti i cittadini.
Durante la mattinata, i partecipanti potranno scoprire l’utilità e l’importanza del codice Braille come mezzo per crescere, studiare, informarsi, lavorare, coltivare le proprie passioni. «Tra le testimonianze più significative - sottolinea Daniela Floriduz, vicepresidente Uici Piemonte e referente per l’istruzione -, ci sarà quella di due scuole primarie della Provincia di Cuneo, dove, in due classi frequentate da altrettanti bimbi non vedenti, tutti gli alunni hanno imparato il Braille. È un bellissimo segno di inclusione, che penso racconti bene il senso e il valore di questa giornata».
«Nell’era del web, degli smartphone e dell’intelligenza artificiale, il Braille non è da mandare in soffitta - prosegue Floriduz - Anzi, nel tempo questo codice ha dimostrato una straordinaria adattabilità, che gli consente di convivere benissimo con le nuove tecnologie. Smettere di insegnarlo ai bambini con disabilità visiva significherebbe condannarli a una forma di analfabetismo».