Il colosso cinese dell'automobile cerca collaboratori locali. Ecco perché, questa mattina, al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino si è aperta con una sessione plenaria la due giorni organizzata da Byd e ribattezzata "Byd Supplier Meeting". L'evento, organizzato con il supporto di Anfia, ha l'obiettivo di illustrare la strategia industriale della tech company e il suo approccio verso gli operatori della filiera automotive europei e italiani, a cui sono offerte interessanti opportunità di collaborazione nell’ambito delle tecnologie della mobilità del futuro.
Tantissime le adesioni
Tantissime le adesioni da parte delle aziende della componentistica italiana, ben oltre le stime. Circa 380 aziende per 500 persone. In tutto, gli incontri singoli sono circa 180. Chiaro segnale di una componentistica che sta soffrendo la crisi Stellantis e di tutto il sistema automotive continentale. Ad aprire i lavori, i saluti istituzionali di Roberto Vavassori, presidente di ANFIA, Andrea Tronzano, assessore al Bilancio e allo Sviluppo delle Attività Produttive della Regione Piemonte e Marco Gay, presidente Unione Industriali Torino. Sono intervenuti anche Marco Stella, presidente del Gruppo Componenti ANFIA, Zhiqi He, vicepresidente esecutivo di Byd Auto e Alfredo Altavilla, special advisor di Byd per l'Europa.
Incontri b2b
Dopo la sessione plenaria, l’incontro è proseguito con una serie di incontri singoli B2B (che proseguiranno anche nei prossimi giorni) che hanno coinvolto gran parte delle società presenti, durante i quali i vertici di Byd hanno illustrato in maniera specifica le possibili opportunità industriali per ciascuna azienda e per condividere quindi la valutazione sul possibile apporto alle produzioni che il Gruppo avvierà prossimamente presso gli insediamenti industriali in Europa a cominciare dall’Ungheria (di cui l’avvio delle operazioni produttive è previsto attualmente per l’ultimo trimestre del 2025). Infatti, nel medio termine Byd intende vendere in Europa vetture prodotte nel continente europeo.
"La qualità, l’innovazione e la flessibilità che contraddistinguono da sempre le aziende della componentistica italiana hanno un’importante occasione in più per affermarsi in relazione agli investimenti produttivi di BYD in Europa, ha dichiarato Vavassori -. Quest’iniziativa fa parte dei momenti di confronto che ANFIA cerca di agevolare per aiutare le aziende a cogliere nuove opportunità, a comprendere le tendenze del mercato e a mantenere e migliorare il proprio posizionamento, con l’intento di creare un contesto competitivo che valorizzi le eccellenze italiane. Il nostro è un comparto fortemente internazionalizzato che ha i numeri per vincere le attuali sfide legate alla progressiva decarbonizzazione della mobilità, alla digitalizzazione e all’evoluzione degli equilibri tra i player internazionali dell’automotive”.
E Altavilla ha aggiunto: “Sono estremamente soddisfatto di aver creato questo link tra BYD e la nostra filiera industriale, formata da società che rappresentano l’eccellenza del saper fare italiano. Queste aziende si contraddistinguono per un know-how che non ha eguali nel panorama internazionale e che tutto il mondo gli riconosce. L’Italia è il primo paese coinvolto in questa attività e ritengo sia doveroso offrire alle nostre aziende l’opportunità di tornare ad essere protagonisti attivi del futuro della mobilità, soprattutto in questa fase delicata di transizione tecnologica, nella quale possono giocare un ruolo fondamentale. L’apertura degli insediamenti industriali europei, a partire dall’Ungheria, da parte di Byd, la più grande tech company internazionale, rientra nella strategia di medio termine di vendere in Europa vetture prodotte nella Regione, ed è la dimostrazione di come il settore abbia necessità di fare sistema verso chi vuole investire in Europa”.
Attrarre investimenti in regione
“L’incontro conferma il ruolo strategico della componentistica piemontese, un settore all’avanguardia con una forte capacità di attrarre investimenti industriali di livello globale – ha concluso Tronzano -. L’interesse di BYD è particolarmente significativo e mi fa piacere, perché durante il nostro incontro dei mesi scorsi avevamo espresso la volontà di ampliare le prospettive della filiera produttiva, che vuole continuare a essere protagonista della transizione in atto. L’obiettivo della Regione è garantire che questa trasformazione si traduca in opportunità concrete per le imprese locali e in nuovi posti di lavoro qualificati, nella convinzione che sviluppo industriale e occupazione debbano crescere insieme per rafforzare la competitività del Piemonte”.