Cultura e spettacoli - 19 febbraio 2025, 07:48

Al Bunker va in scena "Stitching", un’indagine sulle dinamiche più autentiche e feroci dei rapporti di coppia

Il 21 e 22 febbraio con la compagnia Proprietà commutativa. Da un testo di Anthony Neilson, regia di Alessandro Federico

Al Bunker va in scena "Stitching", un’indagine sulle dinamiche più autentiche e feroci dei rapporti di coppia

Il 21 e 22 febbraio secondo appuntamento con Teatro Studio Bunker 05, la stagione teatrale curata dall’Accademia dei Folli con la direzione artistica di Carlo Roncaglia.

Protagonista sul palco del teatro di via Paganini è la compagnia Proprietà Commutativa con lo spettacolo Stitching - Amore ricucito. Un testo firmato Anthony Neilson, autore scozzese noto per la sua scrittura crudele e visionaria, che esplora le ferite e le contraddizioni dell’amore.

Stitching racconta la storia di Abby e Stu, una coppia che si muove in una casa che sembra una scatola senza uscita, cercando disperatamente di aggiustare qualcosa che continua a sfuggire. Le loro conversazioni emotive si alternano a scene di un altro periodo della loro vita, quando i due si incontrano per fare sesso senza vincoli, trasformandosi poi gradualmente in qualcosa di più brutale.


Undici scene, amare, crude, ironiche e dissacranti; undici frammenti di vita che rivelano sbagli, recriminazioni, paure, desideri e speranze. La storia dei due personaggi si scompone e si ricompone. La drammaturgia sfida il tempo lineare: ricordi e momenti si accavallano, si riscrivono e si deformano, portando lo spettatore a un colpo di scena finale che ribalta ogni certezza.

 

Cosa siamo disposti a fare per riparare qualcosa che si è rotto? Quali limiti decidiamo di oltrepassare? Dove inizia l’amore, finisce la libertà?  Stitching è la storia di uno strappo e di un disperato tentativo di ricucire; è un’indagine brutale e poetica sulle dinamiche più profonde e feroci che si consumano all’interno della coppia.

 

"Il testo dello scozzese Anthony Neilson ci ha permesso di entrare nella vita dei due protagonisti, e di poterla raccontare senza alcuna volontà di giudizio, seguendo i loro continui ridicoli e disperati tentativi di fissare qualcosa che continua a sfuggire", viene spiegato nelle note di regia. "Qualcosa di per sé sbilenco, disordinato, di cui non riescono a trovare la soluzione per quanto ci provino.  Il loro è un grande amore che, nonostante tutto, non si arrende, che li tiene sospesi tra ironia e tragedia, vertici di un pendolo che oscilla tra un sorriso e l’abisso, e non si ferma mai".

Daniele Angi

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