E poe...sia! - 16 febbraio 2025, 09:24

Città Metropolitana di Torino presenta GiovedìScienza

Questa iniziativa culturale è nata nel 1987 con la collaborazione dell'Assessorato alla Cultura, per iniziativa di Piero Bianucci e Pino Zappalà

Città Metropolitana di Torino presenta GiovedìScienza

Buona domenica, amici!

Spero siate già svegli e pimpanti, ben più della sottoscritta.

Scrivendo questo articolo, realizzavo quanto rapidamente siamo giunti al mese di febbraio. L'inverno allenta la sua presa e, contemporaneo, si avvicina un sentore familiare di rinnovamento. Energia portaci via: ecco il mio augurio!  

Partiamo per un nuovo viaggio?

Sarete d'accordo con me: le scoperte più emozionanti della storia umana sono state spesso casuali. Ed è proprio questa la circostanza; infatti, la rassegna di cui sto per parlarvi l'ho scovata per caso, sfogliando una locandina distrattamente abbandonata alla reception del teatro Colosseo di Torino, mentre aspettavo iniziasse il mio spettacolo. 

Si tratta di GIOVEDÌSCIENZA, progetto annuale patrocinato dal Comune di Torino e arrivato alla sua 39ª edizione.

Un'edizione che si propone di “offrirci un passaggio” nell'esplorazione delle scienze, considerandone l'evoluzione tra passato, presente e futuro. Il rischio, infatti, è sempre lo stesso: sottovalutare quanto raccogliere e difendere l'immensa mole di conoscenza umana sia essenziale per accelerare la ricerca e dare risposta alle sfide che mettono in dubbio (giustamente) lo stile di vita energivoro moderno. 

La stessa immagine scelta per l'anno 2024/2025 suggerisce il passaggio di consegna alle next generations, consapevoli tuttavia della responsabilità che già da oggi ognuno di noi dovrebbe abbracciare: prendersi cura della Terra e della società.

Il programma – inaugurato il 28 novembre scorso e in chiusura il 24 aprile prossimo – prevede numerosi e stimolanti appuntamenti, in diversi orari e sedi. Alcuni esempi: l’Accademia delle Scienze di Torino, il Polo del ‘900, il Polo artistico e culturale Le Rosine, teatri e zone periferiche della città.

Non solo, si rinnova anche quest'anno l'impegno verso la scuola, con incontri dedicati a studenti e insegnanti. Formazione allo stato puro!

Tutte le conferenze si svolgono in presenza, nonostante sia possibile recuperarle collegandosi al canale YouTube GiovedìScienza, a partire dal giorno successivo. Facile facile.

Oh, dimenticavo di dirvi che l'ingresso è libero e gratuito, sino a esaurimento posti.

Che dire dei relatori? La kermesse poggia su solide fondamenta, grazie alla partecipazione di validi e rispettati membri del comitato scientifico, desiderosi di contribuire in prima persona agli incontri e di confrontarsi con i presenti. Alla conduzione, Luigi Civalleri: dottore in matematica, esperto in comunicazione, traduttore, editor, organizzatore di eventi culturali.

Ma quando e come nasce questa incredibile iniziativa?

GiovedìScienza – inizialmente MartedìScienza – nasce nel 1987 con la collaborazione dell'Assessorato alla Cultura della Città di Torino, per iniziativa di Piero Bianucci e Pino Zappalà.

Come spiegato sul sito internet ufficiale: “A Torino la divulgazione scientifica era già una realtà consolidata. Primo fra tutti, Tullio Regge, fisico teorico di fama internazionale, che collaborava alla Terza Pagina della Gazzetta del Popolo: un fenomeno nuovo, perché quello spazio era sempre stato riservato alla letteratura e all'arte. Nel 1979, al ricevimento del Premio Einstein, Regge lasciò l'Institute for Advanced Study di Princeton (USA) e rientrò in Italia. Presto divenne protagonista di affollate conferenze scientifiche all'Unione Culturale, al Palasport e nel Parco della Pellerina (organizzate da Radiostuff/Extramuseum)”.

Facendo un salto di due anni e cavalcando questa ritrovata ondata di appetito scientifico, “nel 1981 il direttore de La Stampa - Giorgio Fattori - decise di inserire nel giornale il supplemento Tuttoscienze, che Piero Bianucci curò fin dal primo numero con i contributi e i consigli di Tullio Regge. Considerato il suo successo, l'allora assessore alla Cultura Marziano Marzano suggerì un ciclo di conferenze spettacolarizzate che attingesse al serbatoio di collaboratori di quel settimanale”. 

Proprio così, spontaneamente, prende vita e slancio un format scientifico che accompagna ormai Torino e i suoi cittadini da quasi quarant'anni. Pochi ma buoni gli ingredienti alla base di questa ricetta di successo: innovazione, personalità di rilevanza internazionale, passione, comunicazione, programmazione intelligente e un'amministrazione attenta a recepire gusti, bisogni e partecipazione di pubblico. 

Nel corso degli anni, sperimentando con entusiasmo modalità e tematiche sempre nuove, si passa dagli appuntamenti serali al teatro Colosseo ai primi incontri mattutini con le scolaresche, dalla nascita nel 1996 dell'Associazione CentroScienza Onlus (co-organizzatrice del progetto, che vede tra i suoi soci fondatori Piero Angela) al potenziamento dei mezzi tecnologici, fondamentali per una più capillare diffusione (dirette streaming, sito, canale YouTube).

Ecco due dei migliori sviluppi, e umani e culturali, che credo valga la pena ricordare: 

1. a partire dalla 34ª edizione, ogni conferenza di GiovedìScienza al Teatro Colosseo è tradotta in LIS (Lingua Italiana dei Segni).

2. dalla 26ª edizione, invece, nasce un generoso “effetto collaterale”: il Premio GiovedìScienza. Seguendo l'idea della psicoterapeuta Elena Benaduce, il riconoscimento si propone di incoraggiare “l'impegno dei giovani ricercatori nella comunicazione della scienza”. La sua evoluzione ha dello straordinario: appena 5 anni dopo diventa nazionale e si impreziosisce di altre tre categorie: Premio Futuro, Premio Elena Benaduce e Premio Impresa Sostenibile e Digitale, attenti al benessere personale e allo sviluppo socio-economico del territorio. Curiosità: le ricompense sono in denaro e i vincitori hanno “l'opportunità di raccontare il proprio lavoro di ricerca al pubblico con una conferenza dedicata”.

Conoscevate già questa stupenda iniziativa? Se sì, cosa ne pensate? Se no, a quale dei prossimi appuntamenti vorreste partecipare?

Suggerimento flash? Giovedì 20 febbraio ore 17.45, presso il Polo del ‘900 (via del Carmine 14, Torino): “Abbasso lo smartphone? Proposte per una tecnologia più democratica” – relatore Juan Carlos De Martin (Politecnico).

Nonostante le crescenti difficoltà, scoprire contesti pubblici ancora funzionali, finalizzati al dialogo e all'arricchimento reciproco è davvero emozionante. Condividere il piacere di imparare e crescere insieme, una generazione legata all'altra, la necessità di porsi domande e cercare risposte adatte ai tempi; non è questo che dovrebbe avvenire all'interno di ogni comunità – e società – lungimirante?

La poesia di oggi è affidata alla penna di Gloriana Solaro: Pedagogista presso l’Azienda Sanitaria di Palermo, appassionata sin dall'infanzia di scrittura – in tutte le sue meravigliose forme. Pubblica nel 2024 il libro “Miele di rugiada”, una produzione in versi dedicata al suo paese di origine, Pollina. Vince numerosi concorsi letterari nazionali in lingua italiana e dialettale siciliana. E' Presidente dell’Ass. Culturale “Parnassius” e dell’Ass. Musicale Coro Polifonico “Giuseppe Mulè” di Termini Imerese.  

NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI

“A voi,

che avete vinto lo sgomento,

che avete riempito il vuoto della noia,

scandendo, con pazienza,

il tempo dell’attesa,

(…)

in una insolita quotidianità, priva di tempo.

A voi, che avete dato valore alle piccole cose,

che avete dato parole al silenzio,

(…)

Ragazzi, sarete voi,

con i vostri pensieri costruttivi,

con il vostro essere mistero,

che darete un senso alla vita.

Sarete voi,

con il vostro operare scelte intelligenti,

a rivitalizzare la società,

non come spettatori,

ma come responsabili protagonisti.

Voi, sensibili ai valori della verità,

(…)

che facendo memoria del passato,

guarderete al futuro,

(…)

In questa “notte prima degli esami”,

si aprirà la finestra del vostro animo,

a tutte quelle emozioni,

che permetteranno,

al cuore,

(…)

di sfidare,

il mondo intero”

Questo verso, in particolare:

“A voi, che avete dato parole al silenzio”

Riempire il vuoto di sostanza, farcirlo di progresso, entusiasmo e speranza. Illuminare il domani facendo tesoro di ieri, con e per i nostri giovani

Tirando le somme, ora: tutt* pronti a sostenere #giovedìscienza!?

Ci si vede lì!  

Alla prossima

Johanna Poetessa

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