La 500bev non si ferma: dopo i lunghi mesi di stop che hanno accompagnato la fine del 2024, infatti, Mirafiori continuerà a produrre la vettura elettrica almeno per tutto il mese di febbraio.
Si ferma Maserati
Questo è quanto è stato comunicato alle rappresentanze sindacali nella giornata di oggi: la linea proseguirà nella sua attività fino alla fine del mese, mentre lo stesso non succederà per la linea Maserati (anche lei ripartita nelle scorse settimane) che invece è in predicato di lavorare soltanto nella giornata di lunedì 17 febbraio, solo per quanto riguarda la verniciatura e il montaggio.
Due settimane piene, invece, per la 500 elettrica: quella dal 17 al 21 e quella dal 24 al 28. La sigillatura per la 500Bev lavorerà dal 18 al 21 e dal 25 al 28, mentre la revizione preventiva, la cabina smalti e gli addetti alla revisione finale saranno operativi dal 17 al 21 e dal 24 al 28 febbraio. Due settimane piene anche per la lastratura.
"Speriamo anche per marzo"
"Speriamo che possa succedere lo stesso per marzo - dicono dalla rsa Mirafiori di Fiom Cgil per la Carrozzeria -. Ovviamente continuiamo a chiedere di mandare in prestito più persone possibili, specialmente in Edct, dove ci sono centinaia di trasfertisti".
Un comunicato unitario che insieme a Fiom vede anche Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr annuncia invece che nella giornata di ieri è giunta al traguardo la discussione che riguardava il cosiddetto reparto "ex mascherine" di Mirafiori. Sottoscritto laccordo della proroga del contratto di solidarietà per un ulteriore anno a favore dei 251 lavoratori (248 operai e 3 impiegati) applicati presso l’Unità Produttiva “Preassembly & Logistic Unit” di Mirafiori Plant. Questi lavoratori sono applicati alle attività di pre-assembaggio di componenti (successivamente utilizzati sulle linee di montaggio dei veicoli prodotti nel sito di Mirafiori), nonché alle preparazioni di attività di logistica e di pulizia e selezione di contenitori.
Un anno di ammortizzatori
Il trattamento di Integrazione è stato richiesto dal 15 Febbraio 2025 al 14 Febbraio 2026. Nell’accordo si è convenuto che la riduzione dell’orario di lavoro è su base mensile, che la percentuale massima di riduzione dell’orario di lavoro dei lavoratori coinvolti sarà complessivamente pari all’80% come media del personale interessato e che, anche ai sensi di legge, la percentuale di riduzione dell’orario di lavoro complessiva per ciascun lavoratore non possa essere superiore al 90% nell’arco dell’intero periodo. Le OOSS hanno concordato la possibilità di sfruttare il meccanismo dei cosiddetti “prestiti”, distacchi e trasferimenti di personale interessato dal CdS “in deroga”, presso altre unità di Stellantis Europe o altre società del Gruppo Stellantis, mediante esame con le RSA. I responsabili territoriali dei sindacati hanno poi concordato sul fatto che, "per permettere l'acquisizione di competenze e conoscenze necessarie a consentire un più proficuo inserimento ed equilibrato avvicendamento nell'ambito delle aree interessate del contratto di solidarietà e per le future necessità connesse al processo di transizione energetica tecnologica in corso e alle relative esigenze l'adeguamento delle competenze professionali richieste, potranno essere realizzati interventi formativi, in aggiunta a quelli previsti per legge".
Agganciare il nuovo strumento della Regione
L’Azienda anticiperà il trattamento di integrazione salariale ai lavoratori interessati dalla sospensione e garantirà la maturazione dei ratei mensili dei relativi istituti contrattuali e di legge. "Si tratta di un accordo positivo, nell’interesse del mantenimento del posto di lavoro, per i dipendenti e per le loro famiglie, ma è evidente che rappresenta solo una soluzione temporanea. Ora restano altri 12 mesi per trovare una collocazione definitiva per questi lavoratori: richiederemo un'attenta valutazione sull'opportunità di adottare il nuovo strumento introdotto dalla Regione Piemonte relativo al sostegno al reddito abbinato alla formazione, secondo quanto annunciato ieri dall’Assessorato competente".