Per farsi conquistare dall'edizione 2025 di A&T (la diciannovesima, per la fiera dedicata a innovazione e automazione), bisogna passeggiare tra le corsie degli stand all'Oval e guardarsi intorno con gli occhi da bambini.
Perchè uscendo dalla veste "professionale", che contraddistingue quasi tutti i presenti all'evento b2b, si scoprono attrazioni e curiosità davvero particolari. Bracci meccanici che si muovono da soli, attrezzi insoliti e dall'uso curioso, ma anche veri motivi di stupore: oltre ai taxi che si guidano da soli e all'intelligenza artificiale che riconosce se le banane sono mature ci sono dirigibili che trasportano droni, occhi specializzati che osservano la cioccolata, ma addirittura un'orchestra composta da attrezzi tecnologici, diretti da un braccio meccanico.
Ma andiamo con ordine. Si chiama Inventio.ai ed è di Fossano l'azienda che ha messo a punto una tecnologia a intelligenza artificiale in grado di tenere d'occhio i nastri trasportatori e controllare se i prodotti che vengono spostati sono perfetti o hanno dei problemi. Nella loro configurazione in fiera, in particolare, collaborano con la Venchi per osservare il passaggio delle tavolette di cioccolato. "Addestrate in maniera adeguata - spiegano - le nostre tecnologie sono in grado di osservare se la scatola ha difetti, ma anche di classificare le anomalie. Inoltre, verifica che l'etichetta sia incollata nella maniera giusta, riportando la data di scadenza corretta e in maniera leggibile, senza sbavature o altro.
Presso il Cim 4.0, invece, si trova la start up torinese XOvery, che si è inventata un dirigibile in grado di trasportare con sé droni "pigri". Agganciandoli ai "palloni gonfiati", infatti, i droni possono funzionare e fare riprese senza preoccuparsi di consumare le batterie con il movimento di volo. "Possono arrivare fino a 5 giorni di autonomia - spiega Alice -, si installano ovunque e possono fare riprese continuative senza che ci sia la necessità della presenza di un operatore a terra". Le applicazioni sono pressoché a 360 gradi: "Sicurezza, monitoraggio, ma anche controlli ambientali o eventi, per riprese e fotografie. Fino alla pubblicità".
Il Dipartimento di Scienze agrarie dell'Università di Torino presenta invece il progetto Divine, che risale al 2024: si tratta di un rover agricolo che è nato come mezzo per movimentare alcuni carichi in vigneto, mentre ora si dedica ad attività più sofisticate. Totalmente a trazione elettrica e a guida autonoma, "grazie al suo sistema di ripresa riesce a rilevare lo stato di salute delle piante intorno a sé: con la lente normale, ma anche con strumentazioni spettrali. Per evitare che il variare della luce possa incidere, abbiamo elaborato un sistema con fari per il suo utilizzo esclusivamente notturno, così da avere una luminosità costante".
La Samec, infine, ha deciso di proporre le sue tecnologie fatte per movimentare e spostare lamiere in una chiave nuova: le ha allineate ordinatamente e, di fronte a loro, ha posto un braccio meccanico con una bacchetta in mano. E' questa la disposizione che le trasforma in una vera e propria orchestra in grado di "suonare" a tempo di musica classica.