Dopo aver riscosso le simpatie di tutta Italia interpretando Cisco nella serie sugli 883, Davide Calgaro, già attore e comico a Zelig e Colorado, torna a calcare il palco dell’Hiroshima Mon Amour. L’appuntamento è mercoledì 19 febbraio alle 21.
“Sono stato a Torino più volte, questa è la mia quarta esibizione e sono contento di tornare all’Hiroshima. È stata una delle date più belle del tour, i torinesi sono un pubblico caldo”.
Nel suo terzo monologo di stand up comedy “Millennium Bug”, Calgaro racconta a partire da se stesso le anomalie del nuovo millennio. Quali sono dunque i problemi delle nuove generazioni che porti sul palco?
“Nello spettacolo parto da problemi e temi che mi riguardano, ma che mi sono reso conto riguardo anche gli altri: la dipendenza da social, quella voragine che sono i reel, ma anche la pornografia, la mascolinità tossica e la musica trap”.
Parlando proprio di musica, tra poco inizia Sanremo e le polemiche sul tema della musica rap e trap non sono mancate negli ultimi mesi. Tu cosa ne pensi del ruolo della musica oggi?
“Penso che abbia un ruolo molto importante. Nello spettacolo parlo dei trapper da ascoltatore, non è che li giustifico, ma secondo me si dovrebbe provare a spostare l’attenzione sul fatto che è una voce che rispecchia un disagio che altrimenti non avrebbe spazio. È un linguaggio crudo, scorretto e difficile ma può manifestare un disagio”.
Da artista giovane, trovi che la comicità sia cambiata, riesci ancora a ridere per il lavoro di chi ti ha preceduto?
“Penso che la radice del modo in cui parlo sul palco attinge molto a quel mondo del passato. I temi certo sono cambiati. Parlo delle cose attinenti alla mia generazione, ma mi piace pensare di fare un ibrido. Trovo comunque molto attuali comici come Aldo, Giovanni e Giacomo e credo che in qualche modo si stanno riscoprendo”.
Un sogno nel cassetto di Davide Calgaro?
“Da piccolo come obiettivo fisso avevo quello di fare uno spettacolo all’Arcimboldi di Milano. Oggi ti direi che il mio sogno nel cassetto non è invece relativo al lavoro. Mi sto riconcentrando su cose che ho ignorato per un bel po’ di tempo. Sono stati anni cruciali della mia vita e ora devo sistemare ciò che ho trascurato”.