Politica - 06 febbraio 2025, 18:02

Bullismo, Nicco: "Noi adulti impariamo ad ascoltare e proteggere i giovani"

Il presidente del Consiglio regionale alla vigilia della “Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo”

Il presidente del Consiglio regionale Davide Nicco

Il presidente del Consiglio regionale Davide Nicco

"Il bullismo è violenza psicologica, è credere di poter offendere impunemente, è molestare singolarmente o in gruppo, è accanirsi per far male, è far sentire a disagio un’altra persona che non è in grado di difendersi. È isolamento. In quest’ottica la scuola, le famiglie, le istituzioni e in generale il mondo degli adulti devono svolgere un ruolo fondamentale di cerniera, di ascolto, di protezione”, così dichiara il presidente del Consiglio regionale Davide Nicco, in occasione della “Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo” che ricorre il 7 febbraio.

“A partire dal 2018 il Piemonte si è dotato della legge regionale denominata Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo”, ma è nostro dovere continuare a tenere gli occhi aperti”, aggiunge Nicco.

Il fenomeno è in costante e preoccupante ascesa fra i giovani e anche fra i giovanissimi, come rivelano i dati della Sorveglianza Health Behaviour in School-aged Children – HBSC Italia 2022. Gli 11enni vittime di bullismo sono il 18,9 % dei ragazzi e il 19,8% delle ragazze; nella fascia di età di 13 anni sono il 14,6% dei maschi e il 17,3% delle femmine; a 15 anni sono il 9,9% dei ragazzi e il 9,2% delle ragazze. Complessivamente la media nazionale degli adolescenti vittime di bullismo è del 14,9%, molto vicina a quella piemontese, pari al 14,7%.

Particolarmente insidiosa poi la modalità “cyber”: i bulli nascondendosi dietro lo schermo di uno smartphone pensano – erroneamente - di essere al sicuro e di poter offendere, insultare e ingannare impunemente, spesso inconsapevoli del danno compiuto.

Le parole fanno più male delle botte. Se hanno colpito lei, così forte e vincente, tutti sono a rischio. In questo giorno vorrei fare mie le parole di Paolo Picchio, papà di Carolina, una giovane piemontese che è stata la prima vittima del cyberbullismo”, continua il presidente. “Da quella immane tragedia 'papà Picchio' ha trovato la forza per iniziare la sua battaglia, che ha portato all’approvazione della legge nazionale contro il cyberbullismo, affinché nessun altro possa rimanere vittima di questi ignobili comportamenti. Oggi più che mai dobbiamo interrogarci su quali siano le ulteriori strategie da mettere in atto affinché tutti i ragazzi, più o meno piccoli, possano sempre più riconoscere i pericoli della rete e combatterli. Dobbiamo aiutarli a sapersi difendere, a non sentirsi soli, pronti a raccogliere ogni segnale di disagio”.

comunicato stampa

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