Economia e lavoro - 05 febbraio 2025, 10:52

Metalmeccanici a Bruxelles: c'è anche Torino tra i lavoratori che chiedono un piano industriale alla Ue: "Rilanciamo la città" [FOTO]

Sono migliaia le persone che si sono date appuntamento davanti al Consiglio europeo: appartengono al settore auto, ma anche chimica-farmaceutica, energia, plastica e molto altro

manifestazione sindacale con bandiere

Anche Torino è rappresentata alla manifestazione europea dei metalmeccanici a Bruxelles

C'è anche Torino (e non potrebbe essere diversamente) tra le rappresentanze dei lavoratori che in queste ore stanno manifestando a Bruxelles, davanti alla sede del Consiglio Europeo. Appartengono ai settori della metalmeccanica - ecco perchè la città della Mole è chiamata in prima persona -, ma anche della chimica-farmaceutica, dell’energia, della moda, della plastica e molti altri comparti. La richiesta che li unisce è una sola: una politica industriale europea. Che sia forte e detti una linea precisa da seguire all'interno di tutti i Paesi.

A livello italiano, i sindacati impegnati spaziano da Fim a Fiom, Uilm, Filctem, Femca e Uiltec, mentre la regia generale è affidata a IndustriAll Europe, il sindacato europeo dell’industria. Presenti i segretari generali i segretari generali di Fim, Fiom, Uilm, Ferdinando Uliano, Michele De Palma, Rocco Palombella e i segretari generali di Filctem, Femca, Uiltec, Marco Falcinelli, Nora Garofalo, Daniela Piras.

La manifestazioneè iniziata alle 10.30 in place Jean Rey: "Bisogna agire ora, sono necessarie risposte concrete e urgenti per governare e non subire la transizione ecologica. A causa della mancanza di una chiara strategia e di un piano industriale europeo, di decisioni aziendali sbagliate e di ritardi negli investimenti nell’industria, la deindustrializzazione non è più una minaccia, ma una realtà", dicono gli organizzatori.

Cinque, in particolare, le richieste: investire nella formazione, prevedere una politica industriale con forti investimenti pubblici, investire in reti e infrastrutture moderne per un’energia stabile, conveniente, affidabile e a basse emissioni di carbonio, rafforzare la contrattazione collettiva e la partecipazione dei lavoratori al processo decisionale e garantire pratiche di acquisto eque e la due diligence sui diritti umani lungo le catene di fornitura.

Per Torino, c'è anche Edi Lazzi, segretario provinciale per Fiom Cgil: "Oggi abbiamo fatto una grande manifestazione per chiedere interventi contro la desertificazione industriale, per una politica energetica europea pulita e accessibile, per la tutela delle eccellenze industriali europee. Questi interventi favorirebbero anche il rilancio industriale di Torino che come sindacati metalmeccanici cittadini stiamo portando avanti con determinazione. Torino è stata sempre città di resistenza, elaborazione e trasformazione, ottenute tramite le lotte delle lavoratrici e dei lavoratori e noi vogliamo proseguire questa tradizione".

"L'iniziativa di oggi serve per dare un segnale all'Europa e per riaffermare la centralità del settore automotive, in Italia come in altri Paesi dell'Unione", aggiunge Luigi Paone, segretario generale Uilm Torino. "È ormai chiaro a tutti che la crisi del settore auto in Europa è stata causata da politiche industriali sbagliate, che rischiano di portarci in un vicolo cieco. Occorre fare presto: l'Europa si assuma le proprie responsabilità e tuteli un comparto che occupa centinaia di migliaia di lavoratori nel nostro continente".

Massimiliano Sciullo

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