Attualità - 03 febbraio 2025, 18:31

Giorno della Memoria 2025, quando il conflitto sposta l’attenzione: “C’è un risveglio dell’antisemitismo"

A dirlo ai microfoni di DixTV il presidente della Comunità Ebraica di Torino, Dario Disegni, in occasione del 27 gennaio: "Le critiche che vengono rivolte al governo israeliano di Netanyahu sono estese a tutte le comunità ebraiche della Diaspora"

Giorno della Memoria 2025, quando il conflitto sposta l’attenzione: “C’è un risveglio dell’antisemitismo"

Il Giorno della Memoria 2025 si è celebrato in un periodo particolare. Gli atti di antisemitismo sono in crescita del 400% rispetto agli anni precedenti. Ospite di DixTV il presidente della Comunità Ebraica di Torino, Dario Disegni, ha voluto, in occasione del 27 gennaio, parlare di questo tema, quantomai attuale, attraverso il racconto di ebrei di ieri e di oggi, campagne di odio, messaggi social e slogan che come refrain ritornano nei cortei che hanno interessato numerose piazze in tutto il mondo. Tra tutti il più ripetuto è: “From the River to The Sea”

“È un risveglio dell’antisemitismo - ha commentato ai microfoni di DixTV Dario Disegni - in buona parte dovuto alla situazione della guerra in Medio Oriente. Le critiche che vengono rivolte al governo israeliano di Netanyahu sono estese a tutte le comunità ebraiche della Diaspora.”

Disegni ricorda gli insulti e le minacce ricevute dalla senatrice Liliana Segre, ma anche gli episodi di violenza che hanno riguardato giovani che indossavano la kippah o collane con simboli riconducibili alla comunità ebraica, passando per scritte ingiuriose vicino ai cimiteri e alle sinagoghe.  

“L’accusa terribile che viene fatta - ha proseguito Disegni - è che le vittime di ieri siano diventati i carnefici di oggi, rivolta agli israeliani, ma poi estesa a tutti gli ebrei senza distinzione. Bisogna ricordare che il Giorno della Memoria è un qualcosa che è stato istituito dalla legislazione italiana, diventando un appuntamento civile, poi estesa a tutte le Nazioni Unite dal 2000. È un giorno in cui occorrerebbe fare i conti con le responsabilità, non solo del nazismo, ma anche del regime fascista, complice della promulgazione delle leggi razziali.”

E ritornando sul conflitto odierno Disegni sostiene: “Non c’è dalla parte del governo israeliano la volontà di sterminare il popolo palestinese. C’è una guerra dove ci sono stati molti morti palestinesi, molti di questi messi come scudi umani da Hamas.”  

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Redazione

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