Abbiamo ricordato spesse volte, all’interno di questa rubrica, quale fu una delle principali innovazioni che la Marvel Comics portò tanti anni fa nel mondo dei supereroi.
Ripetiamo la definizione per i più distratti e per gli assenti: “supereroi con super problemi”. Personaggi cioé che, dopo aver rischiato la vita e salvato il mondo indossando una maschera, si ritrovano nei guai della vita quotidiana reale, nella quale hanno difficoltà a salvare finanche se stessi. Problemi familiari, economici, di salute, contro i quali le ragnatele, gli scudi stellati e i mitici martelli non servono assolutamente a nulla.
La salute… La Marvel ha fatto anche questo: ha reso eroi coloro che dovrebbero essere apparentemente più deboli, perché colpiti da una malattia o da una disabilità.
Come può essere supereroe, ad esempio, un cieco?
E’ nato così Daredevil, l’uomo senza paura.
Copertina del primo albo di Daredevil
Matt Murdock, da ragazzino, perde la vista in un incidente stradale, ma si ritrova con gli altri sensi enormemente potenziati, in particolare l’udito, che sviluppa quello che lui chiama “senso radar”. Forse più una specie di sonar, che sostituisce la vista, consentendogli di percepire ciò che gli sta intorno. A questi super sensi si aggiungono le sue capacità fisiche e atletiche, temprate dagli insegnamenti del padre pugile e, dopo la morte di quest’ultimo, dal maestro non vedente Stick. Matt decide di utilizzare queste sue capacità, insieme al suo bastone, per difendere i più deboli, indossando un costume e una maschera da diavolo e utilizzando il nome con cui i bulli, da piccolo, lo tormentavano: Daredevil. Un gioco di parole che in italiano si potrebbe tradurre “diavolo scavezzacollo”. Il giovane integra la propria attività di supereroe con la professione che ha scelto da civile: è un avvocato. Spesso lavora gratis per aiutare chi non si può permettere un’assistenza legale. E’ in grado di capire se una persona sta mentendo ascoltandone il battito cardiaco, quindi capita spesso che, quando la legge in tribunale non riesce a dimostrare la colpevolezza di un criminale, è il suo alter-ego mascherato a incaricarsi di fare giustizia.
Questa, a grandi linee, la sinossi molto semplificata di un personaggio che, tra alti e bassi, accompagna i lettori dal 1964 (in Italia viene spesso chiamato più brevemente Devil). In alcuni periodi, qui da noi, ha potuto godere di una testata tutta sua, in altri è stato trattato un po’ come un supereroe secondario e ha dovuto dividere le proprie pagine con altri colleghi (per esempio negli albi “Devil&Hulk”). Ha avuto al suo servizio autori straordinari: a partire da Stan Lee, il suo creatore, per arrivare a Gene Colan, Ann Nocenti, Ed Brubaker, Joe Quesada e soprattutto Frank Miller.
Negli ultimi anni, come è accaduto a molti altri personaggi dei fumetti, ha conosciuto una seconda giovinezza grazie al cinema e alle serie tv.
La prima trasposizione cinematografica è del 2003. Regia di Mark Steven Johnson per un cast di tutto rispetto: Ben Afleck, nel ruolo del protagonista, Coli Farrel nel ruolo del cattivissimo Bullseye e il compianto Michael Clarke Duncan nei panni di Kingpin, la nemesi di Daredevil. Jennifer Garner interpreta invece Elektra, la supereroina di cui il protagonista è innamorato. La Garner l’ha interpretata di nuovo nel 2005 (“Elektra”) e nel 2024 in “Deadpool&Wolverine”.
Il trailer del film “Daredevil” (2003)Dopo questo primo film, Daredevil viene cinematograficamente dimenticato per diversi anni. Bisogna aspettare il 2015 per vedere su Netflix la prima stagione di “Marvel’s Daredevil”. Nei panni del protagonista, l’attore inglese Charlie Cox. Kingpin viene interpretato invece da un magistrale Vincent D’Onofrio (ricordate il “palla di lardo” di Full Metal Jacket?).
Il trailer della prima stagione della serie Netflix su DaredevilQuesta prima stagione è stata seguita, nel 2016 e nel 2018, da altre due, poi dalla miniserie “The Defenders”, in cui Daredevil interagisce con Jessica Jones, Luke Cage e Pugno d’Acciaio.
La caratteristica fondamentale di questi prodotti, oggi passati su Disney+, è l’atmosfera molto “crime”. Il soprannaturale ha un ruolo secondario, d’altronde Daredevil nasce come vigilante di zona, “diavolo custode” di Hell’s Kitchen, quartiere di Manhattan, combatte il crimine umano, la delinquenza, la mafia, la corruzione. Il contesto è dunque molto realistico soprattutto nelle scene d’azione e di combattimento.
La serie ha ottenuto un ottimo successo di pubblico. Charlie Cox è ormai l’interprete consacrato di Daredevil. Negli ultimi anni lo ha impersonato anche in camei all’interno di altri film e serie: She-Hulk: Attorney at Law, Echo e Spider-Man: No Way Home. Pare abbia peraltro confermato di volerlo interpretare anche in futuro.
Link video Il cameo di Charlie Cox in “Spider-Man: No Way Home” : https://www.youtube.com/watch?v=SmSwZYJaH7E
Ma la notizia è l’imminente uscita su Disney+ (5 marzo prossimo) della nuova serie “Daredevil: Rinascita”.
Il trailer di “Daredevil: Rinascita”Il titolo rimanda direttamente al ciclo di storie a fumetti del 1986 scritto da Frank Miller che, all’epoca, operò sul personaggio una svolta narrativa radicale, portandolo a una dimensione più adulta, drammatica, tormentata: Kingpin scopre l’identità segreta di Matt Murdock e fa di tutto per rovinargli la vita, fino a portarlo alla miseria e all’emarginazione.
“Daredevil Born Again” di Frank Miller
Una sequenza da “Daredevil Born Again” di Frank Miller
Non sappiamo ancora quanto la serie televisiva attingerà dal ciclo originale a fumetti (dal trailer pare non molto), è certo però che stiamo parlando di una delle storie entrate nell’immaginario collettivo dei lettori di Daredevil, quindi l’hype, come si dice in questi casi, è senz’altro alle stelle. Ne riparleremo dopo averla vista.
Nell’attesa, ci rileggiamo la prossima settimana.