Campidoglio / Parella - 30 gennaio 2025, 19:24

Il chiosco abbandonato tra rifiuti, abusivi e pericoli: "Nessuna proposta per il rilancio"

La Città rassicura sulla sicurezza, ma il degrado persiste. Marascio (Fdi): "Serve una riqualificazione"

Nell'ex chiosco dimenticato gli abusivi smontano gli elettrodomestici rubati

Nell'ex chiosco dimenticato gli abusivi smontano gli elettrodomestici rubati

La situazione del vecchio chiosco di corso Umbria 62, ormai abbandonato da anni, continua a destare preoccupazioni e polemiche in Circoscrizione 4.

La struttura versa in condizioni di degrado, con rifiuti che di tanto in tanto vengono abbandonati nelle vicinanze (o anche dentro il perimetro). A peggiorare, secondo Raffaele Marascio, capogruppo di Fdi, sono altri due fattori: l’illuminazione pubblica precaria e un attraversamento pedonale diventato estremamente pericoloso per chi si trova a passare in quella zona. Ma non è tutto. La presenza di abusivi che bivaccano nei dintorni e recuperano elettrodomestici - spesso rubati o abbandonati – per smontarli e rivendere le parti, ha contribuito ulteriormente al degrado dell'area.

Per la vicesindaca di Palazzo Civico, Michela Favaro, che ha inoltrato risposta scritta agli uffici del centro civico "il chiosco è stato oggetto di controlli a partire dal mese di novembre del 2022. Con revoca della concessione del suolo pubblico". Presenti anche due dehors privi di concessione per occupazione di suolo pubblico, per i quali la divisione Commercio ha avviato la procedura per la loro rimozione. Mentre ad oggi non risulterebbero più abusivi infiltrati tra i locali. Anche sul capitolo illuminazione la Città, per conto di Iren, ha rasserenato la Quattro spiegando come i parametri siano ampiamente rispettati.

La risposta ricevuta sull'interpellanza relativa al chiosco di Corso Umbria non ci lascia soddisfatti - replica Marascio - Sebbene ci siano stati alcuni interventi per la pulizia, la zona resta nel degrado più totale e la mancanza di una proposta concreta per il futuro del chiosco rimane un problema. È evidente che l’area necessita di un intervento urgente di riqualificazione, e il Comune deve impegnarsi a trovare una soluzione definitiva, non solo a livello di gestione ordinaria. La risposta ricevuta non offre risposte chiare sul destino della struttura e la sua eventuale valorizzazione. Continuerò a fare pressione affinché vengano forniti i dovuti approfondimenti e interventi per restituire a quella zona dignità e sicurezza”.

Philippe Versienti

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