Cronaca - 28 gennaio 2025, 20:37

Processo Askatasuna, "l'esposizione mediatica rischia compromettere tranquillità del procedimento"

Così in una lunga lettera i difensori di alcuni attivisti del centro sociale

Immagine di repertorio

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L’esposizione mediatica rischia di compromettere profondamente la necessaria tranquillità e riservatezza, nonostante il suo carattere pubblico, che deve circondare un processo penale. Tutto ciò ci inquieta profondamente come avvocati e cittadini”. La presa di posizione è contenuta in una lunga lettera aperta, scritta dai difensori di alcuni attivisti del centro sociale Askatasuna e del movimento No Tav, imputati in un processo attualmente in corso avanti alla prima sezione del tribunale di Torino.

I legali puntano il dito contro servizi televisivi trasmessi durante la trasmissione Quarta Repubblica in onda su Retequattro e contro gli interventi, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario a Torino, di Enrico Aimi in qualità di membro laico e rappresentante del Csm e del procuratore generale Lucia Musti.

In particolare, nella lettera aperta, gli avvocati, riferendosi alla pronuncia del procuratore generale, si dicono stupiti di commenti “in contrasto con il valore del dubbio e la prudenza del giudizio”.

redazione

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