Grandi Langhe 2025, l’atteso evento alle OGR di Torino, si afferma come il simbolo della valorizzazione del patrimonio vitivinicolo piemontese nel mondo. Questo appuntamento annuale, che riunisce produttori, esperti e appassionati, celebra un territorio dalla straordinaria ricchezza enologica. Con un banco di assaggio di prim’ordine e la possibilità di degustazione dei vini delle aziende presenti, Grandi Langhe diventa la cornice ideale per mettere in luce la qualità e la diversità di una regione che è sinonimo di eccellenza.
Piemonte: un tesoro vitivinicolo di fama mondiale
Il Piemonte si conferma un autentico giacimento di eccellenze vitivinicole, apprezzato a livello internazionale. Con 1,18 miliardi di euro di export nel 2023, pari al 15,3% del valore totale italiano, e dati 2024 in linea, il comparto vinicolo regionale si dimostra un motore trainante dell’economia del settore. Grazie alla qualità straordinaria e alla diversità delle produzioni, la regione occupa un ruolo di primo piano tra le migliori aree vinicole del mondo, unendo unicità territoriale e capacità produttiva.
Un mosaico unico di denominazioni e vitigni
Con 60 denominazioni, di cui 19 Docg e 41 Doc, il Piemonte copre l’83% della sua produzione con vini Dop, un dato tra i più alti d’Italia. A rendere unico questo territorio sono i suoi vitigni autoctoni: dall’Arneis al Timorasso, dal Nebbiolo alla Barbera, ogni vino racconta una storia di autenticità. Grandi rossi come Barolo e Barbaresco, bianchi eleganti come il Gavi e l'Arneis, e bollicine di Alta Langa in continua ascesa dipingono un quadro di incredibile ricchezza, capace di soddisfare i palati più esigenti.
Grandi Langhe 2025: verso un'immagine completa del vino piemontese
Grandi Langhe 2025 guarda al futuro, sottolineando il valore della diversità territoriale all’interno della regione. Una delle novità più rilevanti di quest’anno è l’inserimento di 100 cantine del Nord Piemonte, rafforzando l’obiettivo di rappresentare un territorio vitivinicolo nella sua completezza. Nebbioli del Nord, espressioni uniche come il Boca, il Ghemme e il Gattinara, trovano spazio accanto ai celebri Barolo e Barbaresco, offrendo una visione globale delle potenzialità piemontesi. Con questa inclusione, Grandi Langhe celebra un territorio unitario nella sua ricchezza e si propone come piattaforma per un futuro sempre più forte e coeso.