Sport - 23 gennaio 2025, 14:56

ATP Finals, l'unione per mantenerle a Torino fino al 2030. Carretta: "Servono più spazi"

Nel derby con Milano la politica locale è unita in un fronte comune. Ipotesi Pala Gianni Asti e il raddoppio della bolla di Piazza Castello che nel 2024 ha raccolto 5000 spettatori

ATP Finals, l'unione per mantenerle a Torino fino al 2030. Carretta: "Servono più spazi"

Remare insieme per tenere le ATP Finals a Torino: è questo l'obiettivo della politica locale, senza divisioni e intralci. "Cosa possiamo fare, come consiglio comunale?", si sono chiesti i consiglieri della Lega Fabrizio Ricca, Elena Maccanti e Giuseppe Catizone, che hanno presentato un approfondimento per capire a che punto siano le strategie messe in campo dal Comune per continuare a organizzare le finali di tennis anche nel 2028, 2029 e 2030. Da parte le polemiche e gli scontri politici, quindi, per un obiettivo che è comune e trasversale a tutte le forze.

Una delle necessità che sono emerse negli ultimi mesi e che potrebbero fare preferire Milano a Torino dal 2027 in poi sono gli spazi. Il torneo è in crescita continua, sempre più pubblico e visitatori sono interessati alle Finals anche grazie all'effetto Sinner, che in quanto giocatore più forte del mondo negli ultimi anni sta portando l'interesse per questo sport alle stelle. Per questo l'assessore allo sport e ai grandi eventi Mimmo Carretta, negli ultimi giorni, aveva parlato di ampliare gli spazi per gli eventi collaterali, ad esempio raddoppiando la bolla trasparente di Piazza Castello o utilizzare il Pala Gianni Asti.

La missione dell'amministrazione quindi è chiara: mettere in campo ogni risorsa possibile per convincere ATP e Fitp (Federazione Italiana Tennis e Padel) a puntare ancora su Torino. A partire da quell'incremento del 30% di budget stanziato per il 2026 e il 2027, 800 mila euro in più che portano la spesa comunale da 1,5 milioni a 2,3. "Ogni anno ci si ritrova ad alzare l'asticella - ha commentato Carretta in commissione sport -, ogni anno ci si aspetta qualcosa di più. La città ha stanziato un aumento per la quota da pagare a Atp, è un atto che vale più di mille parole. Poi da mettere in campo c'è la necessità di allargare gli spazi all'interno della città, siamo partiti da non avere nulla a mettere Palazzo Madama, poi ci siamo inventati la bolla che quest'anno è andata sold out con circa 5000 spettatori. Non basta più e bisogna pensare ad altri elementi. Questa necessità ci sta facendo interloquire con Fitp per ampliare gli spazi, come il Pala Gianni Asti, che può diventare una sede per eventi, allenamenti o anche dove andare a vedere le partite".

Francesco Capuano

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