Cronaca - 22 gennaio 2025, 15:03

Grazie ad un falso curriculum si era fatta assumere come medico a Bordighera: 57enne torinese nei guai

I fatti risalgono al periodo tra luglio e settembre 2023. Il caso finito in tribunale ad Imperia

Immagine di repertorio

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Attraverso un falso curriculum era riuscita a farsi assumere come medico da due cooperative presso l'ospedale di Bordighera nel periodo tra luglio e settembre 2023. La donna, Enrica Massone, 57 anni, torinese, è finita sotto processo a Imperia accusata di esercizio abusivo della professione medica , truffa e falso ideologico. In aula sono stati ascoltati i testimoni del pubblico ministero.

Oggi in aula sono sfilati diversi testimoni tra forze dell'ordine e sanitari in forza all'Asl 1 imperiese, che insieme alla Società Curamedica S.T.P. a R.L, la Società Igea Salute Sri, con sede in Roma, e poi l'Università Bicocca e l'ordine provinciali dei Medici di Milano, si è costituita parte civile nel processo a carico dell'imputata assistita dal legale Massimo Davi
 

Tra questi il tenente dei carabinieri di Bordighera Giovanni Artioli e l'ex direttore della Asl1 Luca Stucchi. Entrambi hanno confermato come la donna fosse riuscita a ingannare le strutture sanitarie. Una testimonianza particolarmente rilevante è stata quella del medico di Medicina Interna, Paolo Petrassi, che aveva affiancato Massone durante il periodo di prova. "C'erano lacune evidenti, grossolane, che mi avevano lasciato di stucco", ha dichiarato Petrassi. "Non riuscivo a capire come una persona laureata e abilitata potesse avere lacune così gravi. Ho subito riferito tutto ai miei superiori e non le ho dato alcun incarico. Anzi, mi sono trovato a svolgere il lavoro per lei, sia nei confronti dei pazienti che nella gestione dei colloqui con i familiari". 

Il caso ha suscitato grande clamore a livello locale, ammontano a centinaia i referti ospedalieri firmati, con molte persone che si sono trovate sorprese e sgomente davanti alla scoperta che una persona non qualificata potesse lavorare in un ospedale pubblico, mettendo a rischio la salute dei pazienti. La donna, avrebbe, quindi, operato per circa due mesi senza mai essere scoperta, approfittando di un sistema di assunzione evidentemente poco scrupoloso e privo di controlli adeguati sulla validità dei curriculum presentati.

redazione

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