Anche quest’anno Chieri ricorda il Giorno della Memoria. In programma la cerimonia commemorativa istituzionale, due momenti di riflessione e di approfondimento presso la Biblioteca Civica e la visita ai luoghi della Chieri Ebraica a cura di Carreum Potentia ODV.
«Il 27 gennaio, il Giorno della Memoria, è una delle date fondamentali del nostro calendario civile-dichiarano il Sindaco Alessandro Sicchiero e l’assessore alla Cultura Antonella Giordano-È il Giorno in cui ricordiamo la Shoah, la vergogna delle leggi razziali, le colpe e le complicità del nostro Paese che si alleò con i nazisti. È il Giorno in cui commemoriamo e onoriamo le vittime dei lager, scomparse a milioni nel buco nero più profondo della Storia. Ma il 27 gennaio è anche il Giorno in cui ricordiamo quali sono le nostre radici, perché l’Europa è nata dal ripudio dell’antisemitismo, del razzismo, del fascismo, del nazismo e di tutte le autocrazie».
Lunedì 27 gennaio, alle ore 10.30, si terrà la commemorazione ufficiale presso la Stele in via Nostra Signora della Scala al civico 43, alla presenza del Sindaco Alessandro Sicchiero e del vice Presidente del Consiglio comunale Livio Vezzoso. La Stele, opera dell’artista chierese Silvio Vigliaturo, vuole ricordare il secondo cimitero ebraico di Chieri, che restò in funzione dal 1830 al 1878 circa.
Sempre lunedì 27 gennaio, ma alle ore 17.30, la Biblioteca Civica “Nicolò e Paola Francone” (Via Vittorio Emanuele II, 1), ospita la presentazione del libro “Storie di Lucette” di Franca Rizzi Martini. Modera la giornalista Antonella Torra. Ingresso libero.
Lucette Golberg, oggi novantenne, riuscì a salvarsi dalla deportazione, vivendo sotto mentite spoglie insieme al fratello Alex in un paesino delle Ardenne. Suzanne e Albert Didier, i coniugi che li accolsero nella loro caffè-pensione, sono stati riconosciuti “Giusti fra le Nazioni” da Yad Vashem nel 2012. Ben diciassette persone della famiglia di Lucette verranno deportate ad Auschwitz e non faranno più ritorno.
Mercoledì 29 gennaio alle ore 21.00, la Biblioteca Civica “Nicolò e Paola Francone” (Via Vittorio Emanuele II, 1), ospita la conferenza del professor Alberto Cavaglion, storico e saggista, dal titolo “Come astri spenti”. Scrivere dopo Auschwitz”. L’incontro, organizzato da Istoreto, affronterà il tema di come raccontare l’esperienza dei campi di sterminio dopo il 1945: si deve scrivere, ma non si può più scrivere come prima.
Partendo da La tregua di Primo Levi ci si propone di esplorare le diverse vie che la letteratura concentrazionaria ha percorso in Italia e in Europa. Ingresso libero.
Segnaliamo inoltre che domenica 26 gennaio, alle ore 15.30, l’Organizzazione di volontariato culturale Carreum Potentia organizza la Visita alla Chieri Ebraica, con partenza da piazza Umberto I.